La sera del 6 gennaio 1960 in un appartamento di Terni si sentì il botto di una bottiglia di spumante cui fu fatto saltare il tappo. Una famiglia festeggiava tra abbracci e baci, ringraziando Canzonissima, seguitissima trasmissione televisiva abbinata alla Lotteria di Capodanno. Lì abitava viveva il fortunato possessore – come si dice – del biglietto vincente il terzo premio della lotteria. La sera del 6 gennaio la Befana regalava un bel pacchetto di soldi, ma solo a pochi tra le varie migliaia di persone che avevano tentato la sorte comprando un biglietto. A quello sconosciuto ternano era capitato il Serie Q numero 49277 venduto in provincia di Terni. Era abbinato alla canzone “Vecchio frack”, classificatasi terza nella serata finale (la graduatoria delle canzoni era stabilita attraverso un sistema complicato di cartoline e votazioni degli ascoltatori) e portò trenta milioni in tasca al suo possessore. Trenta milioni non erano roba da cambiarti radicalmente la vita, ma – insomma – non erano pochi. Tanto per farsi un’idea, nel 1960 la benzina costava 125 lire al litro; un pacchetto di sigarette nazionali Esportazione con filtro, 240 lire; un frigorifero stava intorno alla 120mila lire; quell’anno costò mille lire il biglietto per un posto in piedi per assistere alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Roma, mentre una poltrona in tribuna costava novemila lire. Vale a dire che con trenta milioni uno poteva quanto meno togliersi qualche bella soddisfazione.