Terni, giunta e opposizioni alla “guerra del verde”

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C’era una volta una città piena di verde

Quel che va detto, va detto: ha cominciato Alessandro Gentiletti. Quindi è colpa sua se adesso tra lui e l’amministrazione comunale si è aperta la “guerra del verde”. E sì, perché Gentiletti, che a Palazzo Spada essendo di Senso Civico sta sui banchi dell’opposizione, si è messo a dire che cambia-cambia, ma alla fine non cambia granché. “La situazione del verde pubblico – ha dato il là Gentiletti – dimostra che questa amministrazione, al di là delle legittime richieste dell’elettorato, altro non è che la prosecuzione di quella precedente. Il verde cittadino era un disastro prima e tale è rimasto ora. Gli avvenimenti di questi giorni ne sono l’ulteriore conferma”. Ed elenca: il fato della Passeggiata (l’albero scacchiato da un fulmine, sembra); lungo le vie cittadine le ricrescite degli alberi in alcuni casi rendono inutilizzabili i marciapiedi ed arrivano persino a lambire i primi piani dei palazzi, dice. “E’ una vergogna”, commenta.E Gentiletti non ha considerato che l’erba, come tutti gli altri anni, cresce rigogliosa lungo le cunette, tra i sanpietrini delle piazze (San Pietro e Duomo) per non citare lo spazio tra Palazzo Carrara e il fabbricato adiacente done all’erna si aggiungono buste di immondizia. Si sa, le erbe selvatiche crescono in primavera ed in più hanno un difetto: per tagliarle occorre la falciatrice e non le motoseghe che, in verità, sembra assicurino tutta un’altra soddisfazione.
Gentiletti, però, con la sua dichiarazione ci “ha rifatto cavallo”, perché manco a farlo apposta il giorno prima insieme ai consiglieri  Francesco Filipponi e Valdimiro Orsini (Pd), e Luca Simonetti (M5s) già era andato all’attacco, anche se in quella occasione di parlava di soldi: “Sconfortanti le parole di ieri dell’assessora  all’Ambiente che in consiglio comunale ha ammesso che si proseguirà con i costosi affidamenti ad Afor e che la gara per la manutenzione del verde pubblico verrà fatta solo per l’anno prossimo”. Le affermazioni del’assessore Salvati erano state date in risposta ad una interrogazione illustrata dalla consigliera Pd Tiziana De Angeklis in cui si chiedeva conto del fatto che l’affidamento delle manutenzione del verde, gira e rigira, sarebbe potuta costare la metà degli ottantamila euro che si spenderanno.  
Spesa “larga” e risultati deludenti, si sono lamentati quelli dell’opposizione che hanno parlato di una “situazione di disagio forte, nella stagione estiva, particolarmente calda a Terni, i parchi sono polmoni preziosissimi che devono essere a disposizione dei Ternani.  Noi chiediamo all’assessora all’Ambiente di attivarsi quanto prima e di entrare finalmente in una modalità operativa, visto che in questi dodici mesi la città non si è accorta della sua presenza”. 
Tirata per i capelli, alla fine,l’assessore Benedetta Salvati ha replicato spiegando che, sull’operatività non si possono fare critiche perché “Già all’inizio della prossima settimana, al contrario di quel che sostiene il consigliere Gentiletti, i nostri uffici procederanno alla consegna d’urgenza del servizio rispetto alla gara per la manutenzione del verde pubblicata nello scorso mese di aprile. I nuovi operatori si occuperanno in particolare di completare la cura del verde in tutte le aree cittadine, anche quelle periferiche. Nel frattempo continuerà a operare anche il personale dell’Afor, l’Agenzia Forestale Regionale incaricata sulla base di due delibere della Giunta Di Girolamo del 2015 e del 2016 (la 245 e la 110) con le quali è stata conferita all’Agenzia stessa la delega della gestione di funzioni e servizi per il verde per cinque anni, in particolare “per la sistemazione e il miglioramento delle aree verdi da destinare a uso pubblico e per ogni attività per la gestione ottimale del verde pubblico”.
“La nostra Amministrazione, anche in questo caso, come in molti altri – ha aggiunto Benedetta Salvati – eredita infatti una situazione già definita da decisioni pregresse e tuttavia sta cercando di migliorare la gestione del verde, potenziandola nei limiti consentiti dalla situazione di dissesto a sua volta ereditata”.
Perché è ovvio che se l’andazzo resta quello di prima dove starebbe il cambiamento? Ma l’assessore al Verde Pubblico assicura “dell’attenzione quotidiana che la nostra Giunta e la sottoscritta in particolare sta riservando alla cura del verde e alle diverse situazioni che quotidianamente vengono segnalate, cercando sempre le soluzioni migliori e compatibili con le difficoltà esistenti”.
Poi la questione Passeggiata, “il più antico e importante parco pubblico cittadino che non possiamo permetterci di tener chiuso in un periodo caldo come questo”. E quindi fa sapere: “Consapevoli della situazione, ma anche dei rischi che corrono cittadini e bambini, soprattutto, già stamattina (19 giugno, ndr) i nostri tecnici hanno stilato un programma molto stringente di interventi necessari alla messa in sicurezza degli alberi nei giardini de La Passeggiata, al fine di consentire la riapertura dei giardini pubblici per sabato 21 giugno 2019”. Dalla consultazione delle delibere approvate dal Comune di Terni circa la monumentalità degli alberi, i cedri che hanno subito i distacchi non risultano presenti tra quelli per i quali è stata inviata la proposta di monumentalità, né sono stati rinvenuti negli elenchi stilati dal Ministero”.

“E’ stato inoltre chiesto all’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria di procedere urgentemente, attraverso un tecnico qualificato e competente in materia, alla verifica dei tre alberi di cedro. Il tecnico dovrà inviare, entro le 14 di domani, un programma di messa in sicurezza dei cedri e degli alberi posti all’interno e nelle immediate vicinanze dell’area giochi”.
“Dovranno essere inoltre effettuate le opportune verifiche da parte del tecnico incaricato AFOR sugli altri alberi monumentali d’Italia presenti in Passeggiata e inseriti nell’elenco del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nel più breve tempo possibile”.

Poveri cedri: stanno già sentendo le loro fibre dilaniate dalla immancabile motosega.

w.p.