Terni, atto di indirizzo disegna la “scuola dei sogni” e tutti lo votano. Ma non l’M5S

atto
narni scuola borse studio atto

Scuole da riaprire e il consiglio comunale di Terni approva un atto d’indirizzo con sui si chiedono una serie di comportamenti ed interventi al Comune. E’ stato esaminato ed approvato in una riunione congiunta di prima e seconda commissione consiliare. Si chiede “di sensibilizzare la Regione ad attivarsi per un’azione sinergica con Governo ed enti locali per fare in modo che possa iniziare l’anno scolastico in presenza ed in sicurezza, con minori disagi possibili per famiglie, studenti e personale scolastico”. Si suggerisce la creazione di “una guida unitaria chiara per tutto il mondo della scuola al livello locale, che dia indicazioni sul comportamento da tenere e le regole da applicare”, predisporre un cronoprogramma definitivo con risorse certe e chiarendo una volta per tutte come si intende procedere con i tempi scolastici ridotti, le aperture frazionate e i plessi sovraffollati; individuare tutte le sedi idonee a norma per l’attività scolastica per quanto riguarda le competenze dell’ente e a sollecitare una analoga azione per le scuole non di sua diretta competenza, così da dare risposte concrete a studenti e famiglie. E tutta una serie di altre indicazioni che prefigurano un servizio scolastico ideale – dai trasporti, alle strutture; dai controlli sanitari alla disponibilità di personale, alle mense.

Un atto di indirizzo approvato sia dalla maggioranza che lo ha proposto e dai gruppi di minoranza (fatta eccezione per l’M5S che si è astenuto). D’altra parte è come se si presentasse un atto di indirizzo in cui si chiede all’amministrazione comunale di far s’ che tutti i cittadini ternani se la passino bene. Chi potrebbe dichiararsi in disaccordo?

E perché, allora, l’M5S si è astenuto? “Trovo veramente ridicolo che chi non riesca neanche a convocare una commissione in presenza si metta a fare la predica al governo – dice il consigliere Luca Simonetti – Chi è incapace nel radunare in un aula di consiglio 15 persone non può fare il predicozzo a un governo che ha la responsabilità di milioni di studenti e di centinaia di migliaia di docenti, nonchè il personale Ata e di segreteria. Il documento della maggioranza e di un pezzo di cosiddetta opposizione individua argomenti pretestuosi e tende a minimizzare il ruolo del comune e della regione dell’Umbria nelle scuole di loro competenza, quantomeno per quanto riguarda la responsabilità degli edifici”. Una motivazione tutta politica e che si riallaccia alla denuncia che il Movimento 5S ha fatto neri giorni scorsi protestando per la mancata convocazione del consiglio comunale se non per via telematica, un disagio cui si poteva ovviare, secondo i Cinquestelle, dato che – dissero – “È ripartito tutto: sagre, discoteche, eventi. E qualcuno vuol far credere che in una città di 110 mila abitanti non ci sia un luogo adatto a far riunire in sicurezza il consiglio comunale dal vivo” esercitando “una compressione della democrazia durante le fasi di discussione del bilancio”.

Nel merito dell’atto di indirizzo sulla scuola, Simonetti ha concluso: “Sorvolo – per amor di città- sulla stucchevole polemiche sulle aule del classico, con una posizione da parte del comune che ha rischiato di creare tanti problemi a quegli alunni. Chiedo all’Amministrazione di non scaricare sempre sugli altri le proprie responsabilità sono due anni che assistiamo all’individuazione di presunti responsabili in tutto quello che questa amministrazione guidata da sindaco Latini non sta facendo, venendo meno alle promesse fatte innanzitutto al suo elettorato”.