Terni, amministrazione trasparente? “Ma mi faccia il piacere!”, dice Fiorini al sindaco

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Il consigliere Fiorini (al centro)

“Questa Amministrazione parla di trasparenza, del rispetto delle regole e del bene della città e tira in ballo tutto ciò solo quando c’è un diretto interesse, perché altrimenti è tutto il contrario”. Emanuele Fiorini, consigliere comunale di Upt, riparte all’attacco della giunta ternana. “Il 27 di febbraio scorso ho depositato una interrogazione a risposta scritta, al Sindaco di Terni e all’assessore Masselli in merito alla cessione delle azioni detenute da ASM Terni S.p.a. nella società S.I.I. – racconta Fiorini – Questa mia interrogazione nasce dalla necessità di fare chiarezza per il bene della città e dei miei cittadini. Voglio anche ricordare che nei primi mesi dell’insediamento del Sindaco Latini si parlava di valutare di far tornare l’acqua sotto il controllo pubblico, perché la costituzione del SII nel 2001 – che avrebbe dovuto migliorare la gestione delle risorse ed ottimizzare gli investimenti, insomma avrebbe dovuto ridurre la dispersione idrica e conseguentemente ridurre il prezzo per i cittadini – si è rivelata un altro carrozzone, dove sono stati allocati amici degli amici. La costituzione del S.I.I. è un altro di quei misteri ternani, che meriterebbe molta attenzione da parte degli organi preposti”.

“Il risultato della creazione di questo carrozzone è che fa acqua da tutte le parti – conrinua Fiorini -e cosi l’attuale Sindaco di Terni dopo aver cambiato idea sulla privatizzazione dell’acqua, insieme all’assessore Massellim vorrebbe decidere per tutti facendo un’operazione cosiddetta alla “chetichella” e cioè in quattro e quattr’otto, gestita in segreto, quasi come fosse un argomento di cui non conviene parlare, ecco perché a mio avviso non stanno rispondendo alla mia interrogazione”.

Fiorini riassume cosìi termini della vicenda: il Cda ASM Terni s.p.a. ha deliberato di cedere le azioni detenute nella società S.I.I. S.c.p.A. chiedendo al Comune di Terni l’autorizzazione per procedere alla cessione al valore non inferiore di € 6.041.000,00, “con l’interrogazione chiedo di rendere edotto il Consiglio Comunale ed i cittadini tutti, circa le tecniche e le modalità di quotazione utilizzate per la valutazione della società S.I.I. e di conseguenza per la valutazione del pacchetto delle azioni, precisando se il valutatore ha tenuto o meno in considerazione il fatto che il Comune di Terni, a seguito di questa cessione, perderebbe la maggioranza relativa nell’assemblea degli azionisti della società S.I.I.; circa le modalità con cui è stato scelto il professionista incaricato della valutazione, precisando se lo stesso abbia mai svolto o svolga, direttamente o indirettamente, attività di consulenza nei confronti di una delle società interessate dalla cessione; circa le valutazioni effettuate in merito alle modalità di nomina dei membri dell’organo amministrativo e delle altre necessarie modifiche all’attuale statuto sociale; circa le valutazioni effettuate dagli attuali amministratori in merito al fatto che la società sia da considerarsi o meno a controllo pubblico, anche in relazione alla deliberazione della Corte dei Conti dell’Umbria in base alla quale gli amministratori pubblici che non attivano iniziative tese alla aggregazione e coordinamento dell’esercizio del controllo pubblico, sono sanzionabili, ex art. 148, comma 4, del Tuel; circa le tecniche e le modalità di quotazione utilizzate per la valutazione della società S.I.I. e di conseguenza per la valutazione del pacchetto delle cedenti azioni.

“La parte privata del S.I.I. riconducibile alla società ACEA S.P.A detiene il 25% del capitale, la stessa società che è interessata ad acquistare le quote di ASM. L’arcano – continua il consigliere Upt – è: perché ASM ha deciso di punto in bianco di vendere la partecipazione detenuta nella società S.I.I.? L’incasso derivante dalla cessione della partecipazione potrà cambiare il corso della sua esistenza? Ricordo che A.S.M. ha un indebitamento di circa 130 milioni di euro, il che mi lascia supporre due cose: che l’incasso derivante dalla cessione delle azioni non cambia la vita di A.S.M. oppure che le sue condizioni sono così precarie da doverci aspettare qualche evento”.

Fiorini si appella al regolamento interno del Comune il quale prevede, per la replica, un limite di 30 giorni dalla presentazione delle interrogazioni a risposta scritta, ma “sono passati 5 mesi” ragion per cui Fiorini vuole una risposta entro 7 giorni, “altrimenti presenterò un esposto alla Procura della Repubblica per omissione di atti d’ufficio”. Poi chiude annunciando come imminente la richiesta di tutti i documenti inerenti agli appalti che il S.I.I. ha affidato tramite gara o affidamento diretto, nonché in ordine alle consulenze esterne assegnate dallo stesso dal 2018 ad oggi. Invito anche lei a reperire ed esaminare tali documenti per il bene dei cittadini che sono sempre più stremati dal costo dell’acqua”.