Sollecitazione del consigliere Orsini: “Comune di Terni, è ora di affrontare seriamente la questione inquinamento”

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Valdimiro Orsini

E’ ora di affrontare seriamente la questione ambiente e qualità dell’aria nella conca ternana, magari programmando interventi utilizzando i fondi del PNRR. La sollecitazione è di Valdimiro Orsini, consigliere comunale del Gruppo Misto a Palazzo Spada. “Sono meravigliato che la questione ambientale, una delle emergenze della nostra città, sia scomparsa dall’agenda dell’amministrazione comunale di Terni”, dice Orsini.  
“A fronte di sforamenti costanti delle centraline di monitoraggio – prosegue Orsini – non c’è riscontro di azioni concrete di contrasto”.

Eppure di provvedimenti tesi proprio a combattere l’inquinamento ne sono stati presi da parte del Comune di Terni: si va dall’abbattimento di piante ultradecennali e alla loro sostituzione con essenze particolarmente indicate per la purificazione dell’aria importate dai Paesi esotici; al poderoso investimento per le piste ciclabili; alle limitazioni del traffico; all’ordinanza della “braciola proibita”, e dei caminetti spenti. Per Orsini, però, “Le mitigazioni del traffico veicolare appaiono insufficienti, i provvedimenti delle ordinanze basate sui livelli sono di difficile attuazione e non incidono realmente sul parco auto circolante. Sulle ordinanze che riguardano i caminetti domestici poi siamo di fronte al nulla, perché se per i veicoli l’attuazione è difficile per i caminetti accesi o spenti, risulta impossibile.  Dimostrazione ne è l’assenza di provvedimenti sanzionatori”.

“Quello che desta maggiore preoccupazione – sottolinea Orsini – è la mancanza di una politica ambientale che riguardi e coinvolga i grandi siti industriali presenti nel nostro territorio.  Rispetto a un passato di insensibilità e di scarsa lungimiranza  oggi non si percepisce alcun segnale di discontinuità.  La città non è a conoscenza di cronoprogrammi di riconversione ambientale, tutti i cittadini assistono a fenomeni inquietanti.  Sono bastati pochissimi giorni di non pioggia per rivedere strati preoccupanti nel cielo che sovrasta Terni.  Una situazione riscontrata in queste ore anche dalle centraline dell’Arpa”. 

Quindi è ora, dice Orsini all’amministrazione comunale, “di mettere da parte timidezze e di essere finalmente autorevoli nel rappresentare il diritto alla salute dei cittadini.  I grandi produttori di inquinamento devono essere chiamati a rispondere del loro operato e soprattutto devono mettere a punto piani incentrati sulla transizione ecologica”. 

Un concetto che lo stesso consigliere del gruppo misto ha lanciato sui social trovandosi subito in contraddittorio con colo che non trovano altra spiegazione a buttarla addosso a “quelli di prima”… “Non abbiamo difficoltà a concordare che ci siano anni di ritardi su questo fronte – concorda Orsini – ma la nostra onestà intellettuale non può fare a meno di constatare che si sono aggiunti altri quattro anni di ritardi e di inefficienze.  Non possiamo continuare a sperare nella pioggia per vedere rientrare nei valori tollerabili di smog, occorrono politiche serie: provvedimenti mirati e di facile attuazione; accordi con le industrie presenti; un piano della mobilità alternativa incentrato sul trasporto pubblico e su quello alternativo; il non rinnovo delle autorizzazioni dell’inceneritore attualmente attivo, che comunque rappresenta una parte del problema inquinamento a Terni”.

“Rileviamo con grande rammarico – conclude Valdimiro Orsini – che su questo versante l’amministrazione comunale non abbia saputo sfruttare il PNRR in maniera adeguata, utilizzandolo non come occasione per i grandi investimenti- un collegamento su rotaia tra Terni e Borgo Rivo- ma come   bancomat per operazioni di facciata, come quella della Passeggiata”.