STAKANOVISTI – Ma tu guarda questi. Sono proprio prepotenti, oh! Ce l’hanno col consigliere di Fratelli d’Italia, Orlando Masselli il quale si lamenta giustamente. Lui è presidente della seconda commissione consiliare, ossia la commissione che si occupa di Gestione servizi sul territorio, Politiche sociali e sanità, Istruzione pubblica, Politiche culturali, Università e formazione, Turismo e sport, Sanità e politiche ambientali. Insomma: a uno che ha passato una nottata intera a buttar giù la brutta copia del biglietto da visita che gli fanno quei prepotenti di comunisti all’opposizione? Stanno – lamenta Masselli – “facendo arrivare una grande quantità di atti che riguardano scelte irrinunciabili per questa città e che paradossalmente chi ha governato fino a pochi mesi fa ha oggi la pretesa di far divenire urgenti”. E stateve manzi!!! Che è ‘sta prescia? “Stiano tranqulli però i detrattori di questa maggioranza – sfida Masselli – che, come abbiamo dimostrato già nelle prime sedute, porteremo a compimento i lavori. Anche quelli più difficili e spinosi e senza la demagogica pretesa di farlo a colpi di maggioranza.
“Numeri. E’ solo questione di numeri”, commenta il filosofo del bar.
MAO C’E’ ANCORA – Fortunatamente non è solo, Masselli, sennò uno nemmeno ci avrebbe creduto che a Palazzo Spada (e fuori) è in atto un’azione a tenaglia dei comunisti, certa gentaccia con tre narici ed una stella stampata in fronte, dei mostri, in sostanza. I comunisti che vorrebbero fare un boccone solo anche dell’assessore comunale alla scuola, tal Alessandrini. La quale si è dimenticata di andare alla conferenza provinciale sulla scuola e così nel quadro della riorganizzazione scolastica provinciale non si sa cosa propone il Comune di Terni. Se n’è dimenticata, ma non per colpa sua (nemmeno facesse l’assessore!) è che gli uffici sono pieni di comunisti i quali la boicottano e comunque se non bastasse la colpa è anche della Provincia (un altro covo di comunisti) che poteva anche farle un paio di telefonate per ricordarle la riunione. Poi si è scoperto che il complotto, se c’è stato, non era del tutto voluto, perché – ci ha tenuto a far sapere Alessandrini – la colpa è stata tutta della dirigente che non le ha mandato l’elenco della scadenze, una dirigente che c’era già quando governavano quegli altri, e quindi ti pare a te che non abbia sangue rosso nelle vene? Il resto della colpa è poi del gruppo consiliare Pd – e che siano comunisti quelli del Pd è rimasta solo Alessandrini a crederlo – i quali hanno spubblicato la faccenda allo scopo i denigrare l’amministrazione comunale. Va bene fare opposizione, ma mica quando ti pare e sull’argomento che vuoi!
Altro che numeri, qui è proprio un circo equestre, ha commentato il filosofo del bar.
A-Social è una rubrica settimanale curata da Giovanni Schicchi
tratta dal periodico dell’Associazione “Berlinguer” di Terni, “Il Fermaglio”