“Siamo in vendita, non in disarmo”: gli auguri dell’Ast e i programmi

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Massimiliano Burelli

“Essere in vendita non significa non investire, anzi. Nel frattempo   non   abbiamo   fermato,   ma   accelerato   le   misure   di efficientamento dei costi e gli investimenti, continuando il nostro percorso verso una produzione improntata alla massima efficienza, alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare. In particolare procede in linea con i tempi il progetto di recupero e trasformazione delle scorie di lavorazione affidato alla società finlandese Tapojarvi Oy, che rende AST esempio virtuoso all’interno del modello della green economy”. Massimiliano Burelli, amministratore delegato di Ast ha parlato delle questioni delle acciaierie ternane in occasione degli auguri di Natale rivolti a “colleghe e colleghi” in un intervento a margine della celebrazione della messa per i lavoratori avvenuta, quest’anno, non in fabbrica ma nella cattedrale di Terni.

Burelli ha messo in risalto il fatto che la cessione di Ast decisa da ThyssenKrupp non va considerato un pericolo in più per il futuro della principale azienda ternana, che continua a operare al meglio mentre “stiamo cercando una nuova proprietà o un azionista di maggioranza. Sarà il fondo Jp Morgan – ha ricordato Burelli – a ricoprire il ruolo di advisor per la vendita di AST e dunque a vagliare le manifestazioni d’interesse che saranno valutate con la massima attenzione, avendo come unico obiettivo quello di garantire lo sviluppo e la crescita della nostra Azienda”.

In vendita, non in disarmo. Da qui le parole sulla continuità degli investimenti e su iniziative come quella relativa alle scorie, ma anche come “la collaborazione che parte  tra Comune di Terni, AST e Busitalia, un’importante   sperimentazione   energetica   sull’idrogeno:   la   fabbrica metterà a disposizione in forma gratuita quantitativi di idrogeno, frutto di un’attività di efficientamento dei nostri processi produttivi, per alimentare nuovi autobus ad idrogeno che rinnoveranno i mezzi di trasporto della città”.

Una scelta precisa, ha sottolineato Burelli, quella della riduzione dei costi dei trasporti e delle emissioni inquinanti nell’ambiente, abbiamo incrementato la quota di spedizione via treno dal 30% di inizio 2020 al 50% di oggi, contro una media nazionale che si ferma al 5% nazionale. In pratica ad oggi il 50% dei prodotti di AST viaggia sui treni, invece che su gomma: un risultato importante,  considera che l’obiettivo dell’Italia è di arrivare al 30% nel 2030″. Tutto ciò perché “come ripeto da quando sono alla guida di AST, il mio primo obiettivo resta e resterà sempre la tutela della vostra salute e sicurezza”.

Burelli ha quindi indirizzato l’attenzione sul “programma pluriennale, specificatamente dedicato al cambiamento culturale su salute e sicurezza che ha permesso importanti risultati, primo fra tutti il raggiungimento del traguardo “zero infortuni” nei reparti Acciaieria, area Servizi, Supply Chain e manutenzione dell’area a freddo. In tutta l’azienda inoltre si è assistito ad un costante calo dell’indice di infortuni: nell’ultimo anno fiscale in AST in si sono registrati 12 infortuni, a fronte dei 18 dello scorso anno”.