Fino ad ora da parte del sindaco Luciano Clementella e dell’amministrazione comunale di San Gemini non sembra ci siano state risposte. Eppure tra le questioni poste dall’Associazione “San Gemini Bene Comune”ce n’è qualcuna sicuramente inquietante. Per esempio: “ E’ vero che i nostri bambini dovranno segiire le lezioni scolastiche dentro un container?”. Il dubbio secondo l’Associazione – che esprime due consiglieri comunali di minoranza –  è legittimo in considerazione del fatto che sembra che i lavori di ristrutturazione dl plesso scolastico di San Gemini siano in ritardo. La situazione già complicata di per sé è stata maggiormente ingarbugliata dalla contingenza della pandemia. Si pretenderebbe – quanto meno – una informazione puntuale ai cittadini da parte dell’amministrazione comunale.

Poi si sa, più il Comune è di dimensioni ridotte più diventa dura la poemica. Così “San Gemini Bene Comune” ci va giù con l’accetta: “E’ possible pensare che in un momento storico, di per sè così difficile e che segnerà per sempre la vita dei nostri bambini costretti a vivere l’incertezza sociale e la paura del futuro, che essi debbano anche pagare, sulla loro pelle, l’ incapacità del nostro sindaco e della sua giunta Leghista? È lecito supporre che questa amministrazione non sia stata in grado di monitorare e gestire, nella dovuta maniera, i lavori al plesso scolastico?”.

Dubbi da chiarire, anche perché – appunto – è poi inevitabile che si passi, come fa l’Associazione, ad affermazioni del tipo “Ricordiamo all’assessore alla pubblica istruzione e a tutta la sua giunta del “CambiAmento” che le istituzioni non hanno la becera funzione di fare banchetti elettorali o campagne di propaganda social, ma il dovere di dare ci cittadini le risposte che meritano con rispetto, chiarezza e trasparenza”.