Sabaudia rinuncia agli europei di canottaggio: ora può candidarsi Piediluco

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E’ solo di pochi giorni fa la presa di posizione del “Gruppo Amici del remo” di Piediluco: sollecitava un po’ tutti a darsi una mossa visto che c’era la possibilità che Sabaudia – dove qualche amministratore locale è alle prese con “problemini” giudiziari – alla fine rinunciasse ad ospitare i campionati europei di canottaggio che si terranno nel mese di maggio. Visto che a Piediluco c’è un centro federale, diamoci da fare intanto per sostenere la candidatura del nostro campo di regata – diceva l’associazione -. ma anche  completare lavori di ristrutturazione che seppur compiuti hanno bisogno di numerosi ritocchi,

Adesso Sabaudia ha deciso: rinuncia. Dagli sotto con Piediluco, allora. Parte in quarta Francesco Filipponi, capogruppo Pd in consiglio comunale, il quale suona la campana e ricorda che “Piediluco  è sede del centro nazionale federale di canottaggio, in grado, con le proprie strutture ed infrastrutture di ospitare gare di livello internazionale, come già avviene, grazie anche ai lavori in passato svolti con un mutuo del credito sportivo acceso dalla precedente amministrazione, e più di recente con i fondi per i canoni idrici derivanti dalla norma regionale voluta dal centrosinistra nel 2018 a favore degli impianti sedi di federazione sportiva”. “Occorre ora  però un impegno immediato e concreto da parte dell”Amministrazione Comunale  per favorire un confronto con il Comitato organizzatore degli europei under 19 del 2022 ma anche per gli europei assoluti di canottaggio del 2024. Occorre capire anche quale e l’intendimento della Regione Umbria in merito, ed il Coni regionale”.

A parte per quel che concerne la dinamicità d’azione di Regione e Coni, il Pd sfonda una porta aperta. Almeno stando alle affermazioni diffuse quasi in contemporanea, dal capogruppo della Lega Federico Brizi, che – anzi – va pure oltre. Intanto perché puntualizza sui meriti, e poi allargando i programmi di attività vaticinati per Piediluco anche al di là del campo di regata. Intanto, Brizi, puntualizza che è “Grazie alla sinergia” tra centro Federale di canottaggio, comune di Terni e (immancabile) la Fondazione Carit mai così pronta ad aprire il portafogli, a Piediluco “Si sta delineando – sostiene Brizi – una struttura di prim’ordine che sarà in grado di ospitare i maggiori atleti del Mondo, ad iniziare dai nostri azzurri. I lavori riguardano la palestra, i servizi e il campo di gara, con la struttura per gli arbitri, peraltro di grande pregio architettonico”. E quindi “Occorre che il comune continui a lavorare a servizio di chi sta investendo su questo territorio e lo sta valorizzando come luogo di eccellenza per gli sport all’aperto e per le grandi manifestazione sportive. Piediluco può ospitare non solo gli sport nautici ma tutti gli sport che si praticano all’aperto, grazie soprattutto alla sua cornice ambientale e naturale. A Piediluco, inoltre, esiste una tradizione di collaborazione tra il tessuto associativo locale e i player nazionali dello sport, opportunità che la buona politica ha il dovere di sostenere nell’ottica di un tessuto produttivo per il territorio. Sono convinto – aggiunge Brizi – che i cantieri arrivano presto a conclusione e darò il mio contributo perché tutta la cittadinanza di Piediluco e tutti gli operatori turistici della zona siano messi a conoscenza degli obiettivi raggiunti”.

Altro che quelli di prima cui si aggrappa Filipponi. Ma la di là dei meriti “ristrutturativi”, cosa si farà per candidare Piediluco ad ospitare gli europei di maggio?