Miranda un borgo ricco di storia dimenticato da chi governa

miranda

La lettera

Ottobre è il mese nel quale il Borgo di Miranda si preparava per la Sagra del Marrone, per il Festival degli artisti di strada, eventi organizzati per anni dalla Pro Loco e da tutti i cittadini impegnati ad accogliere turisti e ternani nelle magiche giornate autunnali per avviare il borgo verso la stella che per tutte le festività natalizie ha illuminato di speranza per un futuro migliore la conca ternana.

Miranda è un gioiello della città di Terni, per la sua storia, per le sue tradizioni, per i suoi abitanti: un gioiello che dovrebbe essere valorizzato e mantenuto con dignità e attenzione. Cosa che non accade e non per colpa del Covid-19 , ma per colpa di amministratori (in tutte le fasi politiche che si sono susseguite) disattenti e menefreghisti.

Un cittadino, un turista (e in questi mesi quassù ne sono saliti molti) cosa ha trovato a Miranda? Ha trovato solo abbandono e sporcizia. A cominciare dalla strada comunale che raggiunge il paese, quasi chiusa dalla vegetazione cresciuta a dismisura che ha invaso quasi completamente la carreggiata (già ulteriormente ridotta dai detriti scesi dalla montagna, pure pericolosi per i pneumatici delle autovetture). Ha trovato segnaletica inesistente (guard- rail ricoperti da vegetazione ecc..), vicoli medioevali del centro abitato ridotti a lettere maleodoranti per gatti, mai puliti se non dai cittadini stessi. Ha trovato i contenitori della racconta indifferenziata sempre pieni e sporchi, mai ripuliti a fondo. Ha trovato la disinfestazione non effettuata. Ha trovato lo spazio bambini con una sola altalena, e pure rotta…

Questo borgo tra i più belli della nostra Italia Centrale merita più attenzione; basta con sporcizia, erba alta, buche sulla strada, con le potatura degli alberi che siccome non vengono effettuate da anni, hanno oscurato i punti luce pubblici. I frontisti devono rispettare le regole e provvedere per ciò di loro competenza lungo la strada, così come lo deve fare il Comune. Miranda e i suoi abitanti hanno gli stessi diritti dei cittadini del centro.

I nuovi governatori della città e della Regione si devono far carico di risolvere le criticità del Borgo e magari ripensare anche un futuro diverso per questo pezzetto di terra ricco di storia, di cultura, di tradizioni, con la presenza di 4 attività turistico-commerciale e ricettivo che investono sul paese con sacrificio ma con una mano sul cuore.

Miranda va coccolata e abbracciata , non abbandonata.

Mario Isola