Maggiora si salvò, ma per un solo voto: respinta la mozione di sfiducia

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Devid Maggiora con il gonfalone di Terni

La mozione di sfiducia nei confronti del vicepresidente del Consiglio Comunale di Terni, Devid Maggiora (Lega), è stata respinta. 14 consiglieri su 31 hanno votato contro la mozione, solo uno in più rispetto ai voti a favore che sono stati 13. Due le schede bianche, una nulla, mentre Maggiora, ovviamente, non ha partecipato alla discussione né alla votazione.

I termini della vicenda sono noti: secondo le opposizioni – la cui posizione è stata illustrata in aula dal consigliere di Senso Civico Alessandro Gentiletti – Maggiora  “ha gravemente leso il prestigio dell’istituzione democratica e agito ripetutamente in modo grave nei confronti del consesso cittadino. Non è imparziale, non è equilibrato e non può gestire i lavori della massima assemblea cittadina, né rappresentarla”. 

Concetti negati e respinti dal capogruppo della Lega Federico Brizi il quale ha sostenuto la correttezza dell’operato del vicepresidente nella fase di conduzione dei lavori del consiglio comunale di Terni. “Comunque – ha concluso Brizi – la richiesta delle opposizioni è del tutto spropositata e si è ridicoli quando si pretende la cessazione dell’attività di un vicepresidente con motivazioni così pretestuose”.

Fattostà però che nell’ambito della maggioranza di centrodestra qualcuno non è completamente d’accordo con il capogruppo della Lega se il risultato del voto segreto è stato quello che è stato. Quattro in più i voti favorevoli alla mozione di sfiducia, rispetto ai nove garantiti dai consiglieri della minoranza; e consiglieri hanno buttato la palla in tribuna votando scheda bianca o annullandola. Trattandosi di voto segreto si tratta di un risultato che lascia spazio per diverse congetture. Maggiora ha salvato la sedia ma è ancora scosso dai brividi del rischio, e comunque ora “sa”. Sa che nel suo schieramento c’è chi gli sorride ma è pronto a lasciarlo cadere dal quinto piano, e nn è sembra – a lume di naso – che in una situazione del genere sia un bel campare.

Si tratta comunque di un “segnale” inviato da chi? Forse da qualcuno che nella Lega  vorrebbe sedere sulla poltrona di vicepresidewntge del Consiglio? Forse dai partners di maggioranza dei Fratelli d’Italia che per coindicedenza sono quattro? Il malpancismo ed un certi desiderio di un girotondo di incarichi non è forse nei desideri dei “Fratelli? O sono quelli del gruppo misto che fanno i battitori liberi? Per sempio: uno come Fiorini, che fa sempre il diavolo a quattro con questa maggioranza di centrodestra, avrà votato contro o a favoire della sfioduvia?

In sostanza comunque, si tratta di un voto che segnala qualche malessere: piccolo, probabilmente; o forse grande; o forse, al momento è solo un avvertimento in attesa di “grandi ritorni”?