Le difficoltà delle 177 agenzie di viaggio umbre: incontro in Regione

viaggi
L’assessore Agabiti e la presidente Montanucci

Sono ferme le 177 agenzie di viaggio umbre. Da un anno, ormai. Anche se per loro non c’è stata alcuna disposizione governativa di chiusura, “E’ che non abbiamo il “prodotto” da vendere: non esiste infatti alcuna destinazione fruibile né per l’outgoing né per l’incoming. Resta solo una flebile speranza di poter tornare a lavorare nell’estate 2021, anche se le aziende sono consce che la ripartenza vera e propria del settore avverrà solamente nei primi mesi del 2022”, dice Enrica Montanucci presidente nazionale del Maavi (Movimento autonomo agenzie di viaggio italiane), “un team professionale – spiega la presidente -orientato alla pianificazione e riorganizzazione di un settore che ha affrontato negli ultimi trent’anni ogni tipo di vicissitudine (dall’attentato alle Torri Gemelle alla Guerra del Golfo, dalla Primavera Araba all’Isis, dallo Tsunami in Sri Lanka alle epidemie di Zica,…), dalle quali era sempre riuscito a rialzarsi da solo. Oggi, però, ha assoluto bisogno di avere le Istituzioni al proprio fianco per superare anche questa terribile prova”..

Ecco il perché dell’incontro con Paola Agabiti, Assessore Regionale al Turismo, alla presenza di Claudia Carletti, titolare dell’agenzia Viaggi Magellano di Terni e presidente regionale Umbria Maavi. “E’ questo il momento di mettersi in gioco e di riscrivere gli accordi con le Istituzioni, continuando il lavoro ai tavoli già aperti fin dall’inizio della pandemia ed i colloqui con i vari Enti competenti.- dice Enrica Mpontanucci – In questi 11 lunghi mesi di stop, le 177 agenzie presenti in Umbria, hanno continuato a progettare e strutturare la loro ripartenza, con l’obiettivo primario di tornare quanto prima ad essere operative. In parallelo, considerate le perdite record nel 2020 pari al -98% del fatturato, hanno chiesto al Ministero competente, MIBACT, un congruo ristoro per la sopravvivenza delle attività”.

“Spostamenti tra comuni e regioni inibiti, fermo delle crociere per lunghi periodi, stagione sciistica non ancora iniziata e – tanto per non farci mancare nulla – quarantena d’obbligo per chi rientra dall’estero… tutto questo ha creato per noi un vero e proprio lockdown che dura da quasi un anno”, conclude la presidente.