La Regione, l’aeroporto e l’Umbria del Sud: operazione “sfacciataggine”

progetti sfacciataggine

Il Movimento Cinque Stelle, con una nota dei componenti il gruppo consiliare di Terni, definisce “Uno sfacciato tentativo di socializzare le perdite” la sottolineatura della presidente della Regione Donatella Tesei la quale bussa a denari e sollecita anche l’Umbria del sud a farsi viva nel sostegno economico alla gestione dell’aeroporto “San Francesco d’Assisi”.

Però l’impressione è che si vada ben oltre la sfacciataggine quando la presidente sostiene che “l’aeroporto è di tutta la regione sia perché per i tempi di arrivo parcheggio ed imbarco è più comodo di quello di Fiumicino… e [perché] sarà praticamente collegato attraverso la stazione di Collestrada a quella formidabile metropolitana di superficie dell’Umbria che sarà la nuova Fcu e che collegherà Città di Castello con Terni con forti risvolti turistici, industriali e commerciali anche per l’Umbria del sud se armonizzato con la stessa”.

A parte che non si capisce cosa si intende per armonizzazione, questa formidabile metropolitana di superficie dove sta? Della Fcu (la Ferrovia centrale umbra) a Terni è rimasto solo il ricordo ogni tanto evocato nei racconti dei nonni ai nipoti. Ricordi che portano la memoria ai tempi della gioventù, della percorrenza avventurosa, delle due ore impiegate per raggiungere Perugia, sempre che non fosse capitato qualche inghippo. Per quanto se ne sa, è un “trenino” che a Terni non arriva più, anche se affinché vi arrivasse è stato stravolto un intero e popoloso quartiere, spaccato in due da binari tra poco inghiottiti dalla vegetazione “selvaggia” che vi cresce. Binari arrugginiti, stazioncine impossibili e in stato di abbandono. Una voragine che ha assorbito miliardi di lire e poi milioni di euro, un’infrastruttura bisognosa di interventi specie nella parte meridionale mentre si interviene in quella settentrionale. Al massimo, sulla falsariga del vecchio detto “vedere cammello o treno non partire” certi discorsi si potranno fare una volta che questa “formidabile opera” sarà completata e funzionante, al punto da riversare turisti a bizzeffe verso il Ternano, l’Orvietano, la Valnerina. O si pensa che a Terni tutti abbiano  la sveglia al collo?

Intanto ci sono i consiglieri comunali dell’M5S ( Luca Simonetti, Federico Pasculli, Comunardo Tobia, Claudio Fiorelli, Valentina Pococacio) a protestare per una “operazione che ci ricorda la regionalizzazione del servizio dei trasporti pubblici finita con la scomparsa di Atc a vantaggio di operazioni spregiudicate fatte nel nord della regione. Alla presidente Tesei che oggi parla di “forte coinvolgimento di tutta l’Umbria” vorremmo ricordare che le risorse finora spese dalla Regione per l’aeroporto di Perugia sono anche i soldi dei ternani – scrivono – Risulta ancora più grottesco che tali proposte rivolte all’Umbria meridionale arrivino dopo che questa parte di regione è stata del tutto dimenticata nel Pnrr. A Terni servono collegamenti diretti e rapidi con la Capitale. Legare il nostro destino all’aeroporto di Perugia significherebbe di fatto trovare il pretesto per distrarre ancora una volta nel nord della regione le risorse per attivare i collegamenti realmente strategici”.