La lettera aperta/Il sindacato dei chimici e la guerra alla jungla contrattuale

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Da ex sindacalista dei chimici di Terni ho partecipato al recente congresso regionale della Femca Cisl, organizzazione che rappresenta i lavoratori chimici, del tessile, della ceramica. Tutti settori negli ultimi decenni falcidiati da crisi, riorganizzazione aziendale, contratti capestro e con la politica spesso troppo assente. Eppure settori che rappresentano un segmento molto importante dell’economia dell’Umbria.

Ho assistito ad un congresso molto partecipato, con toni composti ma fermi, avvertendo in tutti i delegati la consapevolezza della necessità di un cambio di passo rispetto al passato. Insomma, mentre la crisi sociale anche nel nostro territorio si amplia, mentre continua il dramma della chiusura di aziende, la Femca Cisl, a partire dal segretario regionale Fabrizio Framarini, mette in campo un nuovo piglio, una nuova compattezza e una nuova determinazione a fianco dei lavoratori. Con l’obiettivo di rendere meno capestro la selva di contratti che portano solo precarietà, di imboccare seriamente la strada della formazione e soprattutto di lavorare per l’unità sindacale. Tutti questi sono obiettivi che, se raggiunti, avrebbero una ricaduta fondamentale in Umbria.

Dopo anni di estrema difficoltà e di incomprensioni, un po’ di luce si avverte nella rinnovata adesione dei lavoratori al sindacato e soprattutto nell’impegno quotidiano del sindacato per tutti i lavoratori, a cominciare da quelli che sono ostaggio della precarietà più deleteria.

Ennio Camilli Ex sindacalista dei chimici di Terni