IVG farmacologica: il consiglio comunale di Narni sollecita il passo indietro della Regione

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Federico Novelli, Psi Narni

Il Consiglio comunale di Narni ha approvato una mozione, presentata dal gruppo Psi, sull’abrogazione della delibera di giunta inerente l’interruzione volontaria di gravidanza con metodica farmacologica. La mozione impegna la giunta “a sollecitare la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei a ripristinare l’Ivg in regime domiciliare e di day hospital al fine di tutelare il principio di autodeterminazione delle donne e al fine di garantire la piena applicazione della legge 194″ e attivare a questo scopo “l’IVG farmacologica in tutte le strutture sanitarie e ospedaliere partendo proprio da quelle site nei capoluoghi” Perugia e Terni.

La mozione chiede anche che sia garantita la contraccezione gratuita per tutti i cittadini Umbria e che si operi per rendere pienamente efficienti i consultori, ricollocando personale ginecologico e ostetric), e risorse riqualificando nello stesso tempo le strutture.

“A promuovere, al fine di prevenire il ricorso all’Igv, tutelando veramente la salute di donne e uomini, l’educazione affettiva e sessuale, l’educazione al rispetto degli altri e la pari dignità di genere nelle scuole. A promuovere percorsi di supporto e di sviluppo alla genitorialità. A promuovere e finanziare percorsi di sostegno psicologico ed economico alle neo madri, con particolare riguardo ai casi di maggiore difficoltà”, continua la mozione. 

“Il provvedimento regionale rappresenta un ostacolo gratuito al metodo farmacologico che meglio tutela la salute ed i diritti delle donne – commenta Federico Novelli del gruppo Psi che ha presentato la mozione – per giunta nel bel mezzo di una situazione sanitaria emergenziale che espone a rischi inutili le donne costrette al ricovero. Un salto all’indietro nel percorso di affermazione dei diritti delle donne, della loro libertà, della loro autodeterminazione”.

“La nostra battaglia prosegue in parlamento dove il Senatore del PsiI Riccardo Bencini, – aggiunge Novelli – con analoga mozione, ha chiesto che l’Assemblea impegni il Governo affinché venga possa essere effettuata in tutta la Nazione l’interruzione della gravidanza mediante l’utilizzo della RU486 anche in regime di day hospital terapeutico/interventistico”.