In Regione c’è l’incontro per i danni dei cinghiali, salta quello coi sindacati per l’Ast

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I sindacalisti dei sindacati metalmeccanici di Uil, Cgil, Cisl

Le questioni dell’Ast? Prima però vengono i problemi dei danni dei cinghiali. E così salta l’audizione dei sindacati metalmeccanici davanti alla seconda commissione consiliare alla Regione dell’Umbria. “La riunione non si è potuta svolgere per il protrarsi della precedente, per cui abbiamo atteso le conclusioni per un’ora e quaranta minuti. Abbiamo rispetto delle istituzioni e di tutti i problemi, compresi quelli dei cacciatori e dei proprietari terrieri che subiscono danni dai cinghiali, ma questa superficialità ci preoccupa e rammarica”, spiega Alessandro Rampiconi, segretario della Fiom Cgil di Terni.

Se li avessero ascoltati i rappresentanti dei sindacati metalmeccanici avrebbero ribadito la necessità di un chiarimento tra il Governo italiano e la multinazionale tedesca, per capire il contesto generale nel quale viene calata la vendita di Acciai Speciali Terni. “Su questo punto ci riteniamo insoddisfatti – aggiunge Rampiconi – per come si è concluso l’ultimo incontro del 21 ottobre 2020 al Ministero dello Sviluppo Economico. Il Governo deve comprendere il legame inscindibile che c’è tra un’ipotesi di accordo ponte per garantire investimenti e occupazione e le strategie complessive della ThyssenKrupp. Questo anche nell’ottica del piano nazionale della siderurgia, che ci auguriamo prenda vigore, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali a livello nazionale”.

“Anche la Regione dell’Umbria ha dimostrato “distrazione”, nonostante la richiesta di incontro che tutte le sigle sindacali avevano rivolto alla Governatrice Donatella Tesei già nel mese di giugno 2020 – si legge in una nota della Fiom ternana – . Sono state comunque apprezzabili, anche se non sufficienti, le precisazioni dell’assessore Fioroni nell’incontro del MISE, con la richiesta all’azienda di una interlocuzione certa e autorevole”.

“In questo momento serve accrescere l’impegno del Governo, come dell’opposizione, sia a livello locale che nazionale, formula che è stata vincente anche nelle passate vertenze – continua il sindacato – Non aiutano le strumentalizzazione partitiche da campagna elettorale che abbiamo registrato nei giorni scorsi, quando un eletto nella RSU è uscito sulla stampa tracciando percorsi sindacali e firmandosi come dirigente politico, per attaccare subito dopo il Governo rivestendo i panni del sindacalista. Tutto questo aumenta la confusione quando, invece, serve senso di responsabilità e coesione”.