Evaso dal carcere di via Carrara, se ne andava a spasso in bicicletta per le strade del centro di Terni.
Lo chiamavano “Il ladro acrobata”, Luigino Paoletti . Perché era capace di scalare un muro piatto e liscio per arrivare alle finestre delle abitazioni da svaligiare. Ma l’avevano preso e rinchiuso in carcere a via Carrara, a Terni. Capirai! Per uno come lui bastava l’ora d’aria in cortile per svignarsela. Il cortile del carcere infatti era delimitato da un alto muro di cinta, impossibile da scalare. Per tutti gli altri, però. Non per lui. Fu un gioco da ragazzi per Luigino scalarlo e poi saltare nella strada vicina, un vicolo dalle parti di largo Manni.
Ma poi se ne andava, bello bello, in bicicletta per le strade del centro. Due carabinieri lo riconobbero e lo acciuffarono. Processo per direttissima, altri quattro mesi e mezzo di reclusione da scontare e 50mila lire di multa da pagare.