Edilizia, settore in difficoltà per la Camera di Commercio umbra ma in ripresa secondo il rapporto Bankitalia

Cgil Fillea
edilizia Pallotta

Secondo la Camera di Commercio dell’Umbria il settore delle costruzioni in Umbria ha risentito di più rispetto ad
altre parti d’Italia del problema Covid e stenta a ripartire, nonostante gli strumenti statali in primis del Superbonus. Comparando i dati con quelli del al 30 settembre 2019 il settore edile cresce – spiega la Camera di Commercio – ma non si assiste a quell’effetto traino del sistema imprenditoriale nel suo complesso che caratterizza territori come la Campania o il Lazio. La variazione percentuale del settore si ferma infatti all’1,6%, tradotto in valore assoluto vuol dire 209 aziende in più, a fronte di una media del Paese del 3,5% (+29.136 aziende). Dietro l’Umbria solo Veneto (1,5%) e Marche (0,8%). E’ questo il dato che emerge dall’analisi trimestrale Movimprese, condotta da InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.

Il tessuto imprendtoriale umbro al 30 settembre cresce nel suo complesso con 787 iscrizioni a fronte di 586 cessazioni d’impresa toccando quota 94.730. La crescita, scavando più in profondità, si traduce però in uno stringato 0,21% rispetto al II trimestre dell’anno che, posiziona l’Umbria insieme alla Toscana (+0,22%) ai livelli
più bassi della classifica.

Il settore con il saldo più negativo è il commercio che chiude il trimestre con 118 iscrizioni al Registro Imprese della Camera di Commercio dell’Umbria a fronte di 181 imprese che non ce l’hanno fatta. Settore però che si conferma ancora una volta il più dinamico con il valore più alto di nuove imprese e dunque di nuovi imprenditori che hanno scelto di avviare un’azienda.

Si inserisce in questo quadro, il faticoso trend del settore delle costruzioni. Al 30 settembre 2021 sono registrate 12.496 imprese, di cui 9.622 a Perugia e 2.874 a Terni. Il saldo tra aperture e cessazioni è lievemente negativo (cessazioni 117 a fronte di 103 aperture). L’impresa individuale nel settore edile è quella più ampiamente rappresentata con 6.896 iscrizioni segue la forma di società a responsabilità limitata con 2.644 aziende registrate. Confortante il dato sull’occupazione. Al 30 settembre 2021, le costruzioni occupano 29.997 addetti (fonte Inps) a fronte dei 29.309 impiegati nel 2019 nello stesso trimestre di riferimento.

“Per la filiera delle costruzioni in Umbria, composta anche dal mercato immobiliare che sappiamo in crescita, non possiamo certo parlare di boom, la vera leva degli incentivi statali del Superbonus ancora non si è fatta sentire – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni – ma con realismo
guardando ai nostri dati, possiamo palare di tenuta del settore e auspico una crescita più solida grazie anche alla proroga, da poco varata, degli incentivi”.

I dati diffusi dalla Camera di Commercio sembrano in qualche modo diversi rispetto a quelli contenuti nell’aggiornamento congiunturale dell’economia umbra, riguardante i primi nove mesi del 2021 elaborato dalla Banca d’Italia. Nell’aggiornamento (presentato la scorsa settimana) si afferma che “Superata la fase di massima emergenza nel contrasto alla pandemia l’edilizia ha fatto segnare un rapido recupero dei livelli di attività. A partire da marzo del 2021 le ore lavorate rilevate dalle Casse edili provinciali – continua il rapporto – hanno superato i livelli precedenti la crisi sanitaria; nei primi sette mesi l’aumento è stato del 7,8 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2019. Il sondaggio autunnale della Banca d’Italia su aziende con almeno 10 addetti ha confermato il positivo andamento del settore; circa la metà delle imprese ha rilevato un’espansione
dei volumi produttivi, la parte restante una sostanziale stazionarietà. Il mercato immobiliare è in forte ripresa; nel primo semestre del 2021 il volume delle compravendite nel comparto residenziale è cresciuto di oltre un quarto rispetto all’analogo periodo del 2019, quello del segmento non residenziale di quasi il 50 per cento”.
“Segnali positivi stanno emergendo anche dai lavori di ristrutturazione – afferma il rapporto – sospinti
dalle politiche di agevolazione fiscale (Superbonus) introdotte dal DL 34/2020 (decreto “rilancio”); dal monitoraggio congiunto Enea – Ministero della transizione ecologica emerge un deciso incremento delle iniziative, pari a 819 a fine settembre per un ammontare di investimenti ammessi a detrazione di 112 milioni di euro (l’1,5 per cento del totale nazionale).