Covid a Terni, Pd e Senso Civico: “Andava rinviata la riapertura delle scuole”

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Pd e Senso Civico criticano l’amministrazione comunale di Terni: a loro parere la riapertura delle scuole poteva e doveva essere rinviata “magari qualche giorno per permettere di far fronte ai disagi derivanti dal grande numero di contagi che attraversa la città”, come sostiene Alessandro Gentiletti (Senso Civico) o prendendo in considerazione, come dicono il capogruppo del Pd a Palazzo Spada, Francesco Filipponi, ed il segretario comunale Pierluigi Spinelli, le “preoccupanti le notizie che arrivano dal fronte degli istituti scolastici presenti in città in vista del rientro di domani, una decina dei quali di diverso ordine e grado hanno segnalato, pur consci delle possibilità legate all’autonomia scolastica, criticità legate alla ripresa della didattica”.  

Nei vicini comuni di Narni, Spoleto ed Arrone, i Sindaci hanno emesso ordinanze tese a procrastinare il rientro a scuola ricorda il Pd, che aggiunge: “Abbiamo avviato a Terni, interlocuzioni nei giorni scorsi come forza di minoranza al fine di chiedere all’amministrazione la migliore decisione possibile, per la tutela dell’interesse primario alla salute in particolare della popolazione scolastica, anche in considerazione che è in capo al Sindaco l’autorità sanitaria locale”. Per il Partito Democratico, stanti gli appelli dei Presidi, di insegnanti e genitori, “occorre monitorare la situazione ora per ora, con un tavolo locale permanente tra l’amministrazione, la Usl Umbria 2, i presidi, l’ufficio scolastico, la Regione, i sindacati, rappresentanti di genitori e studenti”.

“Bisognava fare il punto dei problemi e la sintesi insieme – aggiunge Gentiletti –  Avrebbe dovuto farlo il sindaco di Terni, che invece ha scelto per l’ennesima volta di far finta di niente, di isolarsi dalla città ed abdicare al suo ruolo di guida.  La solitudine nella quale è stata lasciata Terni dal primo cittadino in questi giorni critici pesa più del solito, cosi come il suo assordante silenzio sulle tante problematiche che ci siamo trovati a vivere – afferma il consigliere di Senso Civico- Le difficoltà del tracciamento, gli sforzi del personale sanitario, le paure e le aspettative delle famiglie, non hanno trovato nel sindaco Latini un interlocutore pubblico, con il quale tutti fare squadra nei confronti della Regione. Un sindaco che, a differenza di altri, non ha neanche inteso sostenere pubblicamente la campagna vaccinale, evidentemente per non scontentare i pochi che sono contrari ad un farmaco così importante. Su tutti questi temi le opposizioni, nelle loro diversità, sia quelle politiche che civiche, hanno cercato di fare la loro parte – continua Gentiletti – Ho proposto da tempo una cabina di regia dove tutte le forze, sia di governo che alternative,  potessero assumersi la responsabilità di un momento così importante come questo. Un coordinamento permanente della città, visto il momento straordinario, che proprio il sindaco doveva guidare. Invece, dopo tre anni, ci troviamo a dover pagare ancora il costo del vuoto politico che domina questa amministrazione,  sempre più succube di quanto si decide a Perugia. Impegnata soltanto ad accendere e spegnere le luci, a spartire le deleghe e inventarsi incarichi per tacitare le ambizioni delle sue rissose ed inconcludenti componenti”.

Per ora l’amministrazione comunale ternana tace.