Confcommercio e il sostegno alle imprese da parte del Comune: un “brodino” non basta

Il Comune avrebbe potuto fare di più per sostenere le imprese commerciali colpite dalla pandemia. E’ il parere di Confcommercio Terni in relazione all’applicazione della Taric 2021, prevedendo agevolazioni in grado di produrre un qualche effetto positivo. Messa da parte la tassa di occupazione del suolo pubblico – per disposizione del Governo che ha previsto l’esonero per il 2021 – è infatti la tariffa rifiuti l’unica leva utilizzabile.

“Preso atto delle enormi difficoltà delle imprese, per sostenere concretamente le attività commerciali, l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto prevedere stanziamenti di bilancio più consistenti – afferma Confommercio – finalizzati all’abbattimento della Taric 2021, differenziare le agevolazioni e,
contemporaneamente, avrebbe potuto rinviare, anche solo di qualche mese, il legittimo recupero dei crediti di competenza degli anni passati”.
Invece che cosa si è fatto a Terni? “L’Amministrazione ha fatto una ripartizione proporzionale dei Fondi trasferiti dal Governo su tutta la platea delle utenze colpite da chiusure parziali e/o totali – si legge in una nota di Confcommercio – Si parla di un abbattimento pari al 6% delle tariffe applicate, a fronte di imprese che hanno registrato cali di fatturato molto più rilevanti”. Secondo la Confcommercio si tratta, quindi, “di una risposta insufficiente rispetto alle effettive condizioni di difficoltà delle aziende, visto l’impatto della TARIC sui bilanci delle oggettive e soggettive dei possibili beneficiari, sempre nel quadro di criteri generali di ragionevolezza e proporzionalità relativa”.
Una agevolazione minima sulla Taric 2021, accompagnata da una scelta che “appare oltremodo penalizzante”, ossia la scelta di attivare il recupero dei crediti riferiti agli anni passati in concomitanza con la riapertura delle attività.
“Le testimonianze di molte imprese che avevano in piedi piani di rateizzazione, accordati ma mai formalizzati con riferimento ai tributi degli anni precedenti, avevano indotto la nostra associazione – continua Confcommercio – a chiedere per la Taric 2021, sopra a determinati importi, la possibilità per l’impresa di optare formalmente d’ufficio per il pagamento in tre rate, senza dover attivare una procedura di richiesta e
successiva autorizzazione”.

In sostanza il sostegno da parte del Comune alle imprese commerciali si risolverebbe nella distribuzione di un “brodino” che non sostiene un granché. Invece, fa rilevare Confcommercio, “Pur a fronte della complessità delle vicende amministrative connesse all’erogazione dei servizi per la raccolta e gestione dei rifiuti, delle problematiche legate al Bilancio comunale sarebbe quanto mai importante che l’Amministrazione comunale mettesse in campo, con urgenza, interventi finalizzati a dare un reale e concreto sostegno alle imprese in difficoltà”. “Sarebbe stato importante che il Comune – conclude Confcommercio – avesse aumentato le agevolazioni, con fondi a carico del proprio bilancio ed eventualmente utilizzato le specifiche risorse trasferite già per la TARI 2020 e non utilizzate. Come consentito dalla normativa, sarebbe stato opportuno inoltre, ricorrere alla facoltà di differenziare le misure agevolative a seconda delle diverse condizioni”.