Coldiretti Umbra e il rincaro del petrolio: chiesti interventi strutturali

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Coldiretti umbra chiede interventi che consentano di far fronte alle difficoltà aggiuntive create dalla situazione internazionale e dalle ripercussioni dell’aumento del costo del petrolio. Un aggravio che si ripercuote sulla bolletta energetica e che “va a pesare sui conti delle famiglie e delle imprese rendendo più onerosa la produzione” sottolinea Coldiretti Umbria in riferimento al rincaro record delle quotazioni del petrolio a causa delle tensioni tra Usa e Iran.

“L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché – spiega Coldiretti – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare dove riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione”.

Interventi necessari, secondo Coldiretti, “In un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada per cui l’impennata del costo del petrolio e il conseguente rincaro dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione”.

Interventi che avvengano nello spirito non dell’emergenza congiunturale, ma che siano primi passi verso una revisione strutturale del comparto energetico.

“Gli shock energetici aggravano – afferma Coldiretti – un deficit logistico ed energetico che è necessario recuperare investendo su fonti alternative anche di origine agricola e sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”.