Case popolari, affitti in salita e il M5S: “La Regione toglie ai poveri per dare ai ricchi”

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“Vessare i poveri e proteggere i milionari. Ecco la patrimoniale della destra in Umbria che va a succhiare i risparmi di una vita, quelli di vedove e anziani soli delle case popolari, fasce più colpite dalla stangata leghista”. E’ questa la “lettura” di Thomas De Luca, consigliere regionale del Movimento5 Stelle riguardo le scelte della Regione Umbria sulla riforma Ater (una volta era l’istituto case popolari) che entrerà in vigore il 1. gennaio 2022.

“Se nel 2019 e nel 2020 il canone era aumentato del 10%, dal 1° gennaio 2022 salirà fino a più del doppio dice De Luca – La destra che grida contro le patrimoniali e contro PD e M5S che metterebbero le mani nelle tasche degli italiani, mostra il suo vero volto. L’obiettivo è quello di salassare i redditi bassi per mantenere i ricchi. Smentito clamorosamente l’impegno preso in audizione di fronte al Comitato di controllo e valutazione rispetto al blocco degli aumenti inserendo dei correttivi necessari a garantire equità sociale ed equilibrio nei bilanci dell’Ater”.

“Con l’introduzione del nuovo metodo di calcolo per i canoni di locazione, parametrato su Isee e non più su reddito imponibile,delle 8.720 famiglie assegnatarie di case popolari ben 5.300 si ritroveranno in emergenza abitativa – spiega De Luca – Forti con i deboli e deboli con cementieri e inceneritoristi, ecco il vero volto della Lega che governa in Umbria. Dove il capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale, Stefano Pastorelli, dice che M5S e PD mettono le mani nelle tasche degli umbri con la patrimoniale. La verità è un’altra. Nessuna revisione del regolamento per il calcolo dei canoni di affitto, nessun riequilibrio dei parametri per disinnescare gli aumenti a carico di vedove e anziani che vivono nelle case popolari. Ecco la patrimoniale della destra che toglie ai poveri per dare ai ricchi”.