Cascata delle Marmore sito Unesco: Gentiletti protesta, ma è una battaglia di decenni difficile da vincere

cascata

 “Sulle prime ho pensato a un errore, ma purtroppo non è così: il Comune di Terni – scrive in una nota il capogruppo di Senso Civico Alessandro Gentiletti –  alza le mani per il riconoscimento Unesco della Cascata delle Marmore. Lo ha messo nero su bianco, in poche stringate righe, l’assessora al Turismo Elena Proietti, mettendo fine con una comunicazione burocratica a una battaglia ultradecennale della città di Terni: quella dell’inserimento della Cascata nei siti patrimonio dell’umanità. Una rivendicazione che aveva visto impegnato con vigore anche il penultimo assessore al turismo, l’ex vicesindaco Andrea Giuli”. 
Gentiletti aveva presentato un’interrogazione “Nei mesi scorsi” – riferisce- prosegue Alessandro Gentiletti – che chiedeva un aggiornamento in merito ad una pratica più che decennale e riguardante proprio la richiesta di inserimento della Cascata delle Marmore tra io siti Unesco. “Una richiesta, quella dell’inserimento nella lista Unesco, più che legittima visto che l’Italia vanta quasi 60 siti e che la nostra Cascata è una grande opera di ingegno umano, capace, tra l’altro, di richiamare oltre 300 mila visitatori ogni anno”, aggiunge Gentiletti. 

E’ rimasto sorpreso, il capogruppo di Senso Civico, alla risposta scritta dell’assessora al Turismo. La seguente: “La nuova pratica Unesco non è stata attivata in quanto in seguito all’interlocuzione diretta con il ministero della Cultura non risulta praticabile l’inserimento del bene nella lista del patrimonio immateriale. Ad ogni modo è giacente al segretariato regionale del Mibac e alla Sopraintendenza dell’Umbria la dichiarazione di interesse storico culturale della cascata, il cui procedimento è stato avviato. Tale adempimento più volte sollecitato è propedeutico“.

Il problema, in merito al sito della Cascata delle Marmore è che per decenni intorno ad esso è accaduto di tutto: si va dalla vicina, seppur limitata, area industriale, alla miniera a cielo aperto di Papigno, alle infrastrutture realizzate a suo tempo per la captazione delle acque. Per anni il confronto con l’Unesco è andato avanti inutilmente proprio a causa dell’aggressione subita dal sito ai tempo dell’industrializzazione. Ciò non toglie che la Cascata delle Marmore continui ad essere un patrimonio culturale – ed anche materiale – pure senza la targa Unesco.