“Attacco devastante al servizio pubblico”: la Cgil e la gestione di sanità ed asili

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La riunione della Cgil Funzione Pubblica

Sanità e scuole per l’infanzia. Secondo la Cgil Funzione Pubblica di Terni sono due punte di un iceberg: “L’attacco al servizio pubblico è sempre più devastante” sostiene il sindacato in riferimento a due temi che sono solo i più rilevanti tra quelli affrontati nella Conferenza di Organizzazione.

 “In Sanità mancano concorsi pubblici per personale del comparto e dirigenti medici, per questo si stanno perdendo competenze e professionalità – è stato sottolineato – Emblematico all’azienda ospedaliera  il caso della Cardiochirurgia. A distanza di anni dal pensionamento del primario questa struttura continua a operare con facenti funzioni, ottimi professionisti che quotidianamente esprimono il loro impegno e le loro competenze. Professionisti che di fronte alla mancanza di scelte in loco troveranno altri luoghi ove svolgere il proprio lavoro”. “E’ solo una disattenzione? – si chieder la Fp-Cgil – Oppure un disegno strategico per togliere ai Ternani questa disciplina? Cosi come il Day Surgery che nel 2019 aveva svolto circa 3500 interventi di media e bassa complessità, nonostante le continue riassicurazioni della direzione, è ancora chiuso”. Il risutato è che “ciò costringe i cittadini a recarsi presso strutture convenzionate fuori provincia”.

A ciò si aggiunge il sistema degli appalti, “ormai sempre più spinto alla riduzione dei costi e che genera ricadute negative anche ai lavoratori della Sanità che a parità di organico devono sopperire alle riduzioni degli organici e dei costi tralasciando il lavoro di assistenza e cura”. “Né cambia certo musica in Usl Umbria 2 – con tinua il sindacato – con ospedali ridotti ai minimi termini, come Amelia e Orvieto, liste di attesa lunghissime, mancanza di personale e una direzione che ignora le molteplici richieste di confronto avanzate dalle organizzazioni sindacali, un atteggiamento vergognoso non solo nei confronti del sindacato, ma soprattutto dei cittadini che sono i veri proprietari di queste aziende”.

La situazione nella sanità e quella dei servizi educativi comunali, “sempre considerati un fiore all’occhiello della città – ricorda la Cgil Fp – oggi in stato di agitazione per diritti negati, riduzione dei salari, peggioramento dei servizi, mentre si utilizzano fondi pubblici per favorire l’accesso alle strutture private per l’ infanzia”.