Ast potenzia l’impegno per l’ambiente e richiama l’ex direttore Calderini

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Massimo Calderini
L’ingegner Massimo Calderini

Per la Fucine Umbre di Terni, un’azienda che “tratta” materiali innovativi e lavora soprattutto per il mercato aeronautico, avere la possibilità di avvalersi dell’esperienza trentennale di Massimo Calderini, non era affatto da buttare. Alle acciaierie di Terni, Calderini, è stato amministratore delegate della società delle Fucine – una delle “collegate” unica sopravvissuta alla ristrutturazione ThyssenKrupp – e successivamente direttore della produzione e quindi dello stabilimento delll’Ast.

Nel gennaio scorso Calderini annunciò che si interrompeva “un lungo viaggio che ho avuto l’onore di percorrere all’interno delle acciaierie di Terni, al fianco di quella che ho sempre considerato una grande famiglia prima ancora che una squadra di lavoro – affermava nell’accomiatarsi dall’Ast – Sono stati anni avvincenti ed intensi, pieni di soddisfazioni e successi conseguiti grazie a tutto lo staff aziendale animato, oltre che da una rara professionalità, da una grande passione, dimostrata sul campo con convinzione, motivazione e senso di appartenenza. Questa mia scelta nasce dalla volontà di raccogliere una nuova sfida e affrontare una diversa esperienza professionale».

La nuova sfida era l’essere amministratore delegato della Fucine Umbre, azienda ternana con una novantina di dipendenti ed un fatturato di 11 milioni di euro (dati 2019): una realtà non certo delle dimensioni di Ast, ma un po’ più di quella che oggi Ast definisce “una piccola azienda metalmeccanica locale”.

Comunque il viaggio dell’ingegner Calderini si è interrotto solo per una sospensione di qualche mese perché – appunto – l’Ast annuncia che il manager  “forte di un’esperienza di circa 30 anni nel settore siderurgico, di cui gli ultimi sei come Direttore di Stabilimento, torna per collaborare con Acciai Speciali Terni nella veste di consulente”,

L’ingegner Calderini, “a cui non verranno affidate deleghe di alcun tipo e per il quale non sono previsti inquadramenti futuri in Azienda, si occuperà di progetti ambientali e supporterà la struttura tecnica di AST con la sua competenza e la sua passione della materia. Questa scelta testimonia la volontà di AST – sottolinea l’azienda di viale Brin – di continuare ad investire per ridurre l’impatto ambientale della fabbrica, con target più ambiziosi di quelli fissati dalla normativa, anche avvalendosi di manager di grande esperienza e carisma”.

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