Asm: “Polemiche pretestuose”, nessun incremento di rifiuti nell’inceneritore

Terni rifiuti incenritore terni ena acea
Terni rifiuti incenritore terni ena acea

Decisa smentita dell’Asm riguardo la possibilità che l’acquisizione di un partner industriale da parte dell’azienda di cui è proprietario il Comune di Terni nasconda “disegni” di incremento della termovalorizzazione dei rifiuti urbani residuali. Una possibilità segnalata e denunciata dalle forze politiche di minoranza in Regione.

La smentita di Asm viene da una nota ufficiale dell’azienda che “auspica che, in un momento così delicato ed importante, con una selezione pubblica in corso volta a gettare le basi per il rilancio, per lo sviluppo, per la possibilità di nuovi investimenti nella Green Economy, nonché per creare nuova occupazione, non si vogliano generare polemiche pretestuose che gettando discredito sull’Azienda produrrebbero solo danni ad un bene di tutta la comunità”.

Per questo Asm “intende sottolineare che le linee guida strategiche redatte dal CdA dell’Azienda ed approvate dal Comune di Terni in sede assembleare prevedono in merito all’area Ambiente” punti fermi, talmente ferrei che le indicate linee figurano come allegato al Bando di Selezione e costituiscono una discriminante non derogabile nella scelta”. Chi vuole diventare partner di AsmTerni – si specifica in altre parole – deve accettare quelle linnee strategiche.

Le seguenti:

  1. Non sono previste politiche di investimenti impiantistici legate alla valorizzazione energetica del rifiuto urbano residuale, in tutto il territorio oggetto di procedura di infrazione europea, attivata in ragione dei superamenti dei limiti di legge previsti per la qualità dell’aria;
  2. Attuazione della fase di sperimentazione e nel  2021 attivazione del servizio di Tariffa puntuale finalizzato alla revisione dell’intero processo di tariffazione del servizio verso i cittadini;
  3. Revamping  della piattaforma (selezione e trasferenza   di   Maratta-Polo  Impiantistico  per massimizzare   i   quantitativi   riciclabili,   ridurre   le   quantità   destinate   allo   smaltimento   e minimizzare i costi di gestione
  4. Realizzazione di un nuovo polo impiantistico per  potenziare  la fase del riciclo dei materiali della selezione degli imballaggi multimateriale   (plastica e carta) al fine di abbattere le impurità e massimizzare i ricavi da vendita 
  5. Riassetto  gestione e proprietà di GreenASM
  6. Valutazione  di eventuali  collaborazioni e  sinergie tecniche e commerciali  con operatori del settore, anche in eventuale logica di co-investimento per lo sviluppo degli impianti “

Specifica quindi Asm che “In nessun caso è prevista quindi la termovalorizzazione quale elemento di chiusura del ciclo dei rifiuti. Da tale documento risultano altresì chiare a tutti quali sono le scelte aziendali e soprattutto quale è la volontà di investire in impianti che possano valorizzare la fase del riciclo dei materiali raccolti in maniera differenziata nonché la diminuzione di tutto quello che deve andare a smaltimento”.

I consiglieri regionali Thomas De Luca – M5S, Fabio Paparelli – PD, Michele Bettarelli – PD, Vincenzo Bianconi – Misto avevano per parte loro riferito che nella seduta di mercoledì 12 della II commissione consiliare, nel corso dell’audizione dei gestori degli impianti di trattamento dei rifiuti in merito al PNRR dell’Umbria, “la società ASM Terni SpA ha avanzato la proposta di tornare a bruciare nell’inceneritore di Terni il CSS, combustibile prodotto dalla selezione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Nell’intervento immediatamente successivo i rappresentanti di ACEA hanno affermato la loro disponibilità ad accogliere i rifiuti prodotti nell’inceneritore ACEA Ambiente di Terni, anche in considerazione della richiesta di modifica dell’AIA, pendente dal 2014, per nuovo combustibile”.

“Esce finalmente allo scoperto l’indicazione politica della Lega nel Comune di Terni e in Regione Umbria aggiungevano i consiglieri di opposizione – Ecco a cosa serve la privatizzazione e la cessione del 49% di quote di ASM. Terni deve ritornare ad essere il camino unico dell’Umbria. Un salto indietro di 25 anni, quando la destra aprì la stagione dei tre inceneritori. La Lega mostra per l’ennesima volta di non avere il minimo imbarazzo nel prendere per i fondelli i cittadini, dimostrando che l’unica strumentalizzazione è la loro. Quella che stanno perpetrando nei confronti della città di Terni utilizzando i cittadini come marionette, con commissioni d’inchiesta fasulle e armi di distrazione di massa. Mentre la presidente Tesei ci prende per il naso su stadio e clinica, se il piano di privatizzazione dovesse passare ecco che a Terni si continuerebbe a bruciare rifiuti per i prossimi 30 anni”.