Terni, il Comune elimina la povertà. Anzi, la nasconde

povertà

nuove regole e “guerra” a richieste di elemosina e “bivacchi”

Sarà un provvedimento per eliminare la povertà? Casomai per eliminarla dalla vista di chi si trova a passare. Niente più gente che chiede l’elemosina. Niente più “parcheggiatori”, né barboni (nemmeno nella versione à la page che è quella di clochard). Niente più gente che si incontra su una panchina o si siede su uno scalino per bere una birra.  Chissà se con un’aranciata si può?

Però, era ora che anche a Terni si facesse qualcosa di “salviana ispirazione”. E così il Consiglio comunale, con 22 voti a favore e 9 contrari, ha approvato quella che in “burocratese” si chiama “modifica del regolamento di polizia urbana integrando il Capo IV, relativo alla sicurezza e al decoro, con l’art. 54 bis” e che poi è in sostanza quel che s’è appena detto. Hanno votato a favore la Lega, Fdi, Forza Italia (manco a dirlo), il gruppo misto, Terni Civica, il consigliere di Uniti per Terni, Emanuele Fiorini. Dichiarazioni di voto contrario da parte del Movimento Cinque Stelle, Pd, Terni Immagina, Senso Civico. 
Il consiglio ha approvato l’emendamento presentato dai consiglieri Fiorini, Pincardini, Rossi e Bordoni  che estende i divieti introdotti dal nuovo regolamento anche alle aree private di uso pubblico. Il consiglio ha respinto gli 8 emendamenti presentati da parte delle opposizioni. 

La modifica introduce e precisa – specifica la nota ufficiale del Comune – una serie di divieti, che vanno dal bivacco temporaneo o permanente allo stazionamento con comportamenti incompatibili con la vocazione e la destinazione delle aree e dei beni, all’accattonaggio non itinerante, e specifica le relative sanzioni. L’art. 54 bis elenca le aree della città meritevoli di tutela rafforzata, ovvero luoghi considerati “obiettivi sensibili” in termini di decoro, sicurezza urbana e libera fruizione degli spazi pubblici.

Al che uno può pensare che i divieti non siano poi così estesi. Il fatto è però che – si specifica – si tratta delle principali piazze e vie della città, degli ingressi e delle immediate vicinanze dei cimiteri, delle aree in cui si svolgono i mercati e le fiere, degli ingressi e parcheggi dell’Ospedale S. Maria e di tutte le sedi dell’Usl Umbria 2, degli ingressi e delle immediate vicinanze di tutte le scuole, delle aree adibite a verde pubblico, dell’area museale ex Siri e Parco archeologico di Carsulae.

Contento  Emanuele Fiorini, il quale rivendica il merito del provvedimento che consente di contrastare l’accattonaggio molesto che arreca problemi non secondari a tanti cittadini. Mi spiace – ha aggiunto mettendosi un “goccio di polemica” col suo ex gruppo consiliare – che questa iniziativa non sia stata presa dalla Lega così come era stato promesso in consiglio comunale, ma ho volentieri colmato questa dimenticanza”. E meno male che c’è chi ha buona memoria.
Alessandro Gentiletti, di Senso Civico: ” Un atto inutile che non che non aggredisce le vere situazioni di degrado in cui versa la città. Un atto che porta con sé principi che reputo assurdi e avvilenti. Ho già presentato una interrogazione per sapere quali effetti ha sortito la precedente ordinanza di dicembre 2018 che prevedeva sanzioni analoghe”.
Il capogruppo della Lega Federico Brizi, all’esordio, ha spiegato che “La modifica apportata al regolamento è un recepimento della normativa nazionale, è la volontà di rendere più vivibile la nostra città e di contrastare comportamenti che creano problemi alla comunità e ai cittadini, soprattutto le persone anziane e generalmente più deboli. Chi parla di volontà di punire la povertà e il disagio non fa che strumentalizzare in maniera pesante provvedimenti corretti e tesi ad assicurare una comunità più sicura per tutti”.