Una proposta per rilanciare il “Museo delle Armi”

Terni fabbrica di armi

“Il coinvolgimento dei privati può essere un elemento molto utile per il rilancio del museo delle armi, all’interno del Fabbrica d’armi, un progetto che da troppo tempo è atteso da questo territorio e che può rappresentare un attrattore turistico rilevante”. E’ la proposta contenuta in un atto di indirizzo presentato in consiglio comunale da Doriana Musacchi, del gruppo Misto.

Un’eccellenza ternana strettamente collegata all’attività della Fabbrica d’Armi di Terni, la prima grande fabbrica realizzata a Terni nella fase di industrializzazione della città del XIX secolo, un’esposizione ed una raccolta unica al mondo che da decenni non si riesce a promuovere, senza sottacere – ricorda Musacchi – che il museo trova sede in un “edificio storico da preservare e valorizzare”.

Doriana Musacchi

“L’immobile ospita circa 2000 armi, appartenenti a diversi periodi storici e di grande valore storico e culturale. È una dotazione molto consistente: basti pensare che al museo delle armi di Parigi il loro numero non supera le 600 unità – Per la esposizione al pubblico di tutto ciò sarebbe sufficiente l’installazione di apposite teche protettive, fornite magari da un’azienda del comprensorio, come l’Ast, in un’ottica di promozione a 360 gradi”.

“Con un piano di partenariato pubblico/ privato la copertura delle spese per il rilancio e l’implementazione del museo potrebbe essere totalmente garantita dai privati . Questi ultimi si rifarebbero dei costi sostenuti attraverso la gestione dei servizi del museo: biglietti, merchandising, caffetteria – spiega Doriana Musacchi – Nessun esborso da parte dell’amministrazione comunale dunque per un progetto di grande portata e destinato ad avere un ruolo nazionale: per il nostro territorio potenziare il museo delle armi vuol dire dotarsi di un’offerta turistica che si trova di rado in Italia o all’estero, una forma di turismo dunque inedita e attrattiva”.