Turismo: se vale la pena provarci c’è bisogno di scelte “forti”

turismo carsulae terni
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Pare che lunedì 30 dicembre sia stato in una qualche maniera “aggiornato e rinnovato” un accordo sindaati-Vivaticket e che si sia tentato  di mettere una pezza alla vicenda monte ore per la gestione dei siti clou del turismo ternano, Cascata delle Marmore e Carsulae. Una pezza calda? Tale sarebbe se non si procedesse con determinazione e celerità per l’utilizzo pieno dei due siti, per mettere in atto le possibilità – grandi, sembra – che essi hanno in potenza, per una promozione decisa e seria del sito archeologico di Carsulae e della Cascata delle Marmore come perni di richiamo che siano base e motore di uno sviluppo del settore che – ad esempio – la Camera di Commercio di Terni, proprio in concomitanza con le ultime vicende di gestione dei due siti, presenta come foriero di sviluppo. Uno sviluppo che – si legge nel bilancio dell’economia del Ternano nel 2019 diffuso dall’ente camerale – è per il momento contenuto perché si parla in termini assoluti di numeri ancora piccoli ma che si mostra terreno fertile.  “ Indubbiamente, in valore assoluto i numeri sono lontani da quelli di altre città a vocazione turistica della regione, ma le ultime performance della provincia fanno ben sperare – sostiene la Camera di commercio – Se nel 2017 i flussi turistici sono stati fortemente penalizzati dagli effetti post sisma che hanno fatto diminuire le presenze nelle strutture turistiche in particolare di stranieri, (368.382 arrivi e 794.560) nel 2018 si è registrata una lieve ripresa con 398.870 e 863.475 presenze (fonte: Osservatorio regionale del Turismo) che tradotto vuol dire quasi il 9% in più in termini di pernottamenti e visite. I primi 7 mesi del 2019 sembrano confermare il trend positivo sia negli arrivi (224.152) che nelle presenze turistiche (481.617), di cui 103.950 arrivi solo nelle Terre di San Valentino  (ad esclusione pertanto del territorio orvietano) e 243.315 presenze. Un settore, quello legato al turismo, tradizionalmente in grado di dare opportunità occupazionali ai giovani, costretti sul territorio a fare i conti con un mercato del lavoro stagnante”.

Si tratta allora di decidere:  ci si impegna, tutti, fino in fondo oppure no? Si promuove un’azione coordinata di iniziative, organizzazione di eventi, magari almeno di informazione mirata che coinvolga tutta la provincia e che coinvolga anche Orvieto, Amelia, Narni? Si spinge fino in fondo sull’acceleratore per concretizzare alcune volontà espresse, riguardo alle eccellenze ternane, nei progetti di lancio della Cascata e di Carsulae con l’istituzione locale pronta a diventare pressante andando oltre alla vigile presenza e ad una funzione di stimolo da rendere più esplicita?