Treofan, i vertici aziendali per ora parlano solo di difficoltà di mercato

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Non c’è da stare allegri per la Treofan di Terni. L’amministratore delegato del gruppo, Manfred Kaufman, sollecitato dai rappresentanti delle segreterie nazionali dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil inerenti le intenzioni della proprietà ha dato risposte affatto soddisfacenti: si è in fase di stallo. Kaufman ha parlato delle gravi difficoltà di mercato dei film in polipropilene biorientato (BoPP), aggravata dall’epidemia del coronavirus e dall’ingresso sul mercato del packaging del tabacco, quella di punta a Terni, di produttori indiani. Difficoltà di mercato – ha specificato Kaufman – che riguardano tutti gli stabilimenti compresi quelli di Jindal, la “casa madre”, e non solo quello ternano di Treofan.

Comunque sia l’amministratore delegato di Treofan ha affermato che riguardo al futuro dello stabilimento di Terni non è stata ancora presa alcuna decisione, ma il persistere di una situazione di mercato come quella attuale non sarà a lungo sostenibile ed il futuro degli stabilimenti si giocherà sulla competitività e l’efficienza tra di essi: condizioni definite essenziali per partecipare alla ripartizione degli ordini. A tale proposito gli ordini alla Treofan di Terni hanno subito un crollo essendo calati dalle mille tonnellate del gennaio 2019 alle circa 270 del gennaio 2020.

I sindacati hanno comunque chiesto un incontro ufficiale, da tenersi entro il mese di marzo e comunque prima che si prendano decisioni sulla destinazione dei macchinari di Battipaglia. Si tratta delle “taglierine”, impianti che sono stati dismessi allo stabilimento campano che con l’attuazione del piano di reindustralizzazione è uscito dal gruppo Treofan e dal perimetro Jindal. Per Battipaglia è stato attuato un accordo che salvaguardando i posti di lavoro prevede un progetto indirizzato alla sostenibilità e all’economia circolare.

Praticamente resta Treofan solo lo stabilimento di Terni che deve fare i conti con una serie di questioni irrisolte. Si va dalla mancata continuità di ordini che permetta una marcia continua degli impianti e da cui deriva una riduzione consistente dei volumi di produzione, alla necessità di potenziamento della produzione più importante dello stabilimento ternano che è quella del film per il tabacco. Le taglierine di Battipaglia consentirebbero un potenziamento della produzione a Terni.

Le richieste dei sindacati riguardano anche la necessità di sviluppare progetti di ricerca e di procedere ad una nuova infrastrutturazione per risparmio energetico, consumo di materia prima, recupero degli scarti. E’ stato fatto presente che su questo fronte esiste anche la possibilità di beneficiare di risorse e strumenti pubblici già presentati dalla Regione Umbria ai vertici di Treofan i quali però per pra parlano solo di mercato e difficoltà annesse.