Tornano visitabili le mostre ai musei archeologici di Perugia e Orvieto

Orvieto campo

Con la riapertura diventano di nuovo visitabili alcune mostre al Museo archeologico nazionale dell’Umbria (p.zza Giordano Bruno, 10, Perugia) e al Museo archeologico nazionale di Orvieto (p.zza Duomo). Ovviamente nel rispetto delle misure sanitarie precauzionali. Gli orari di apertura sono i seguenti: dal martedì alla domenica 8.30-19.30 – ultimo ingresso 19; chiuso il lunedì.

Al Museo archeologico nazionale dell’Umbria prosegue la mostra L’arco etrusco, incisioni dal XVI al XIX secolo, realizzata in collaborazione con la Società bibliografica toscana e curata dallo scomparso Sergio Fatti. Sono proposte incisioni dell’Arco di Augusto provenienti da atlanti, riviste e volumi fra il XVI e la fine del XIX secolo, messe a disposizione da collezioni private perugine. Vale poi la pena di soffermarsi sulla raccolta di 87 pezzi donati nel 1875 dal generale Luigi Palma di Cesnola (1832 – 1904). Si tratta di reperti provenienti dall’isola di Cipro dove il militare fu console degli Stati Uniti dedicandosi con passione alla ricerca archeologica. Furono ben oltre trentacinquemila i pezzi provenienti dalle campagne di scavo avviate dal Palma di Cesnola che fu, tra l’altro, primo direttore del Metropolitan di New York ed ebbe rapporti di amicizia con i perugini Giancarlo Conestabile della Staffa e Ariodante Fabretti. Non solo, nel corso della sua attività, il console scoprì nel 1866 la città di Idalium e successivamente il tempio di Afrodite a Golgoi. Il materiale esposto al Museo archeologico nazionale dell’Umbria è prevalentemente composto di vasi, con interessanti terrecotte, sculture in pietra e balsamari in vetro, in gran parte riferibili alle cosiddette età Cipro-Geometrica e Cipro-Arcaica.

Al Museo archeologico nazionale di Orvieto, meritano invece particolare attenzione nuovi allestimenti, come la sezione della ceramica attica, la vetrina con la statua del sacerdote etrusco dagli dagli scavi di Campo della Fiera, l’allestimento della sala antistante le tombe Golini.