Terni, una tassa anche per pagare la bolletta della lucina del cimitero

cimitero Terni
cimitero Terni

“Proprio in queste ultime settimane sono arrivate da parte del Comune di Terni le fatturazioni per il pagamento delle luci votive cimiteriali. Come ormai è prassi, perché già avvenuto per il pagamento della Tari, viene richiesto il pagamento attraverso PagoPa ovvero la piattaforma digitale che il Governo ha messo a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni con un costo per i cittadini piuttosto elevato e senza la possibilità per coloro che ne avevano diritto (per esempio cittadini sopra i 65 anni) di avere uno sconto sul versamento tramite bollettino postale”. Lo denuncia in una nota la Federconsumatori provinciale di Terni.

“Al momento il pagamento presso i tabaccai è di due euro mentre alle poste è di € 1,80 – spiega il presidente dell’associazione di consumatori Franco Todaro – Noi pensiamo che non ci può essere un monopolio per i pagamenti alle amministrazioni pubbliche. Al consumatore deve sempre essere data una possibile alternativa considerando che anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha formulato alcune osservazioni sulla disciplina delle modalità di pagamento alle amministrazioni pubbliche per quanto riguarda PagoPA”.

Secondo Federconsumatori, inoltre. il Governo deve cancellare le commissioni anche per i versamenti PagoPA. “É il colmo che proprio per i pagamenti verso la pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi si paghino balzelli anacronistici – insiste Todaro – la pubblica amministrazione dovrebbe dare il buon esempio, visto che si vuole far partire la moneta elettronica e quindi azzerare le commissioni sui micro-pagamenti. É evidente che questo stato di cose colpisce in modo indiscriminato i cittadini più deboli e le fasce di anziani ai quali veniva prima consentito di avere uno sconto sul pagamento della tassa per i bollettini postali. Oggi non è più così e quando si vanno a fare i conti alla fine dell’anno si può vedere che chi paga di più sono i cittadini più deboli, anziani e pensionati al minimo che già fanno i conti con i costi della vita di tutti i giorni”.