Terni, una città e un’amministrazione “sotto tutela”

di VALDIMIRO ORSINI*

L’analisi politica dell’assessore Dominici che si dice pronto a lasciare il suo mandato amministrativo su un punto è molto chiara, l’arrivo del commissario politico inviato da Roma, per mettere sotto tutela il sindaco Latini e la sua giunta, ha finito per bloccare quel poco di attività amministrativa che il centrodestra stava cercando di avviare pur nelle sue debolezze e incapacità. Ma il dato politico evidente è quello che sono stati clamorosamente smentiti gli improvvisati  cantori della Lega che in campagna elettorale hanno detto di volere una città gestita dai Ternani, in contrapposizione a Perugia, hanno parlato di ternanità e sono arrivati a scomodare persino la Terni Libera del professor Ciaurro che aveva ben altro livello e portata.

La triste realtà e che la città di Terni è stata  consegnata nelle mani di un commissario politico nominato nei palazzi romani, una figura che nulla conosce di Terni, che mai ha avuto a che fare con l’elettorato ternano. Uno schiaffo sonoro al sindaco Latini, uno schiaffo a Terni considerata dalla Lega una sorta di colonia buona per venire a farsi i selfie e per imporre scelte non partorite dal tessuto democratico della città. L’assessore Dominici fa una carrellata di questioni molto concrete che sono sull’agenda amministrativa: Palazzetto dello Sport, Verdi, Partecipate, occupazione, salvaguardia ambientale.

In nove mesi non abbiamo sentito dal sindaco un programma chiaro e serio, abbiamo registrato tante contraddizioni, che lo hanno visto lui stesso protagonista, ad iniziare dal palazzetto dello sport dove prima si è detto favorevole a spostarlo a Maratta per poi ripiegare sul Foro Boario. Al di là della contrapposizione politica, è degradante per tutti i cittadini ternani, anche quelli che hanno opinioni politicamente completamente opposte, vedere un sindaco che va a Roma a prendere ordini politici dai potenti della Lega. Terni ha bisogno di dignità, ha bisogno di discussione chiare sul da farsi per dare lavoro e futuro ai propri figli, serve occupazione, serve affrontare i temi di fondo. Diamo atto a Dominici, pur essendoci più volte scontrati con lui sulle partecipate e sul bilancio dell’Ente, di aver posto temi concreti, reali, da città vera, lasciando ad altri di occuparsi di fiori e di balconi, attività degnissime per ogni pro loco di Italia.

*Consigliere comunale Pd – Terni

Sull’argomento vedi anche: 

A Terni e in Umbria Lega da colonizzare