Terni-Rieti: Il giorno dopo l’inaugurazione pure il presidente della Provincia può dire “la sua”

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Terni-Rieti
La “parata” al taglio del nastro dell’ultimo tratto della Terni-Rieti

.“Il completamento della Terni-Rieti rappresenta un traguardo importantissimo non solo per i territori umbro-laziali cui fa riferimento ma anche per la posizione strategica fra Nord, Centro e Sud Italia e per il collegamento trasversale fra il Tirreno e le dorsali appenniniche. Non è quindi solo una strada per Rieti e l’alto Lazio ma un progetto di sviluppo d’area esteso e integrato”. Nel lungo elenco di autorità accolte con un benvenuto dall’assessore regionale alle infrastrutture, il suo nome non c’era; né aiutano le immagini dell’evento dato che tutti i volti sono “travisati” dalle mascherine antipandemia. Comunque, ci fosse o no all’inaugurazione dell’ultimo tratto della Terni Rieti, il Presidente della Provincia di Terni, vuol dire la sua.

Il presidente Lattanzi

“Avremmo voluto avere la possibilità, come Provincia di Terni, di dirlo direttamente all’inaugurazione (quindi se c’era non è stato invitati a parlare,ndr) che questa strada rappresenta anche il completamento di una lunga storia di progettazione nata oltre 30 anni fa dalla visione strategica prima di Filippo Micheli e poi di Enrico Micheli – sottolinea il presidente – i quali avevano intuito, già a quei tempi, il ruolo fondamentale di un’opera di questo genere per le comunità, intese sia come entità civili e culturali che come realtà economiche. Enrico proseguì e diede forza e impulso decisivi all’avvio dei lavori e sarebbe davvero importante lasciare una testimonianza che ne ricordi l’opera e l’impegno, per esempio dedicando il viadotto alla sua memoria.

“Le aziende ternane – prosegue Lattanzi – aspettavano da tempo la definitiva apertura della Terni-Rieti che oggi diventa uno snodo di notevole rilievo anche per gli aspetti turistici. Apre infatti prospettive nuove alla possibilità di transito verso il ternano e le sue bellezze, a cominciare dalla Cascata delle Marmore. A tale proposito – fa notare – come Provincia avevamo già chiesto ad Anas alcuni interventi di miglioramento della circolazione veicolare verso gli abitati di Marmore e Piediluco. In particolare – conclude il presidente della Provincia – avevamo formalizzato la richiesta di adeguamento di un tratto della SP 62 per consentire uno scorrimento più agevole del traffico soprattutto in considerazione dei bus turistici che potranno tornare in grande numero una volta terminata, si spera presto, la pandemia”.