Terni-Rieti: finalmente inaugurato anche l’ultimo tratto

Terni-Rieti

Raggiante Enrico Melasecche, assessore regionale alle infrastrutture, all’apertura dell’ultimo tratto della Terni-Rieti che finalmente è realizzata: “E’ con enorme piacere che oggi, dopo un quarto di secolo di battaglie condotte in prima linea per conseguire questo obiettivo, ho dato il benvenuto…” ecc. ecc. 25 anni che si batte lui. Ma era un ragazzino quando nel 1958 già si scioglievano moccoli per i ritardi nella realizzazione della Terni-Rieti, con lunghe discussioni su quale potesse essere il tracciato più adatto, quello più risparmioso, o con tentativi di realizzazione che hanno arricchito la zona di Maratta e la piana di Ventina di viadotti e di una strada monca.

Fino a quando non ci fu chi, l’allora ministro ai Lavori Pubblici, batté il pugno sul tavolo e fece sì che i lavori partissero (per la cronaca era Enrico Micheli). Ma si trattava di una “superstrada” che nasceva già superata, risentendo della vetustà del progetto originario.

Un tratto, però, era ancora da completare: solo un tratto. Da tempo. E’ quello finalmente inaugurato in gran parata: la Ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il Viceministro dei Trasporti Giancarlo Cancelleri, l’Ad e Direttore Generale di Anas Massimo Simonini ed ovviamente lui, Enrico Melasecche in rappresentanza della Regione Umbria il quale, già che c’era, ha sciorinato una serie di “aspettative” umbre nel comparto delle infrastrutture: prima fra tutte il completamento della trasversale Rieti-Terni-Orte-Civitavecchia, e poi la riattivazione completa della dorsale ferroviaria umbra della FCU “che può tornare a collegare dalla toscana Sansepolcro fino a Terni per proseguire in Abruzzo e Molise verso L’Aquila e Sulmona”. “Ma l’elenco delle molte cose da fare è lungo e significativo – ha aggiunto Melasecche – perché l’Umbria verde, chiusa al centro dello stivale, ha necessità assoluta di avere collegamenti rapidi ed efficienti con il resto del Paese. La Regione si sta battendo perché ora i finanziamenti europei in corso di definizione costituiscono un’occasione storica per realizzarli”. E questa è una buona notizia.

Poi una mezza scivolata nel ricordare che Terni e Rieti “sono unite da sempre da un legame di collaborazione ed amicizia. Basti ricordare idealmente quella grande opera idraulica realizzata oltre due millenni fa dal console romano Curio Dentato che avviò le acque reatine del Velino sul sottostante ternano fiume Nera realizzando la Cascata delle Marmore”. Dimenticando per un attimo le diatribe giudiziarie che videro impegnato già Cicerone o le guerre armate proseguite per secoli. Ma ci sta anche la mezza scivolata: alla fine uno non può proprio ricordarsi tutto tutto.