Valdimiro Orsini, consigliere comunale del Pd a Terni,
insiste: è stato commesso un grave errore nella gestione della vicenda
FarmaciaTerni, le farmacie “municipalizzate” , per capirsi. Ed ora quegli
errori ricadranno in capo ai ternani, visto che le casse del Comune, dice
Orsini, “dovranno farsi carico nei prossimi mesi – tra ripiano delle
perdite, ricapitalizzazione, slittamento dei canoni di servizio –
di almeno un milione e mezzo di euro”. E’
debùnaro che, sottolinea Orsini, “poteva essere investito per le strade e la
cura della città. Sono sicuro che su questo punto sono concordi anche
consiglieri e amministratori di maggioranza che non possono dire la loro per
ordini di scuderia”.
Un salasso finanziario le cui cause partono da lontano, ma – dice il consigliere
Pd – “La è anche di questa
amministrazione comunale che in un anno non ha saputo fare altro che mettere in
difficoltà l’azienda con un braccio di ferro teso solo alla cacciata del
precedente amministratore senza preoccuparsi delle sorti di FarmaciaTerni”.
Le responsabilità maggiori, però, amdrebbero addossate
al “blocco della conservazione e delle lobby che si sono opposte nei mesi e
negli anni scorsi all’ingresso nel capitale sociale di un privato che portasse
liquidità e una conduzione manageriale dell’azienda”.
Qual è,il risuktato raggiunto? “ E’ una azienda in grande difficoltà bisognosa
di nuove iniezioni di denaro comunale – 615 mila euro nei prossimi giorni –
incapace di assicurare sviluppo e lavoro.
Nutro inoltre –spiega Orsini – molti
dubbi sull’operazione di ricapitalizzazione. Innanzitutto nella procedura,
quella prospettata dalla maggioranza non tiene conto dei tempi di approvazione
del bilancio dell’azienda né del ruolo autorizzatorio della Corte dei Conti.
Infine sulla sostanza: senza interventi strutturali la situazione dell’azienda
non è destinata a cambiare”.