Terni, pace fatta tra sindaco, giunta e maggioranza. Ora avanti a tutta birra

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Anche un sindaco col torcicollo gli è toccato a Terni. E così non s’è accorto che l’aula consiliare di Palazzo Spada fa quasi tutto un giro davanti al banco dove siede lui con i suoi assessori. Comunque adesso la giunta ci aric’è perché ieri, martedì 27 agosto, il sindaco – insieme alla Giunta – ha incontrato i consiglieri e i gruppi di maggioranza, in una riunione che s’è conclusa alle 17.
“Pur in presenza di una situazione nazionale e regionale in rapida evoluzione – ha detto il sindaco alla conclusione – lavoriamo con una prospettiva di mandato di altri quattro anni, durante i quali potremo sviluppare, portare a termine e consolidare la programmazione che abbiamo impostato in condivisione con la maggioranza attraverso i documenti votati in consiglio comunale. Lo faremo con un confronto sempre più aperto e positivo tra l’esecutivo e la maggioranza consiliare”. Un discorso che non farebbe una piega anche se fosse pronunciato alla riunione del consiglio di amministrazione della vecchia e defunta Azienda trasporti. Per forza che , come riferisce la voce ufficiale del Comune, “Da parte dei gruppi consiliari e dei consiglieri ci sono state richieste di chiarimenti” . E c’è stato pure qualche accenno di critica, ma – intendiamoci – “costruttiva”. Insomma sarebbe finita con una serie di convenevoli, di “prego, prima lei”, di scambio di presenti. Con i gruppi consiliari che “hanno confermato la fiducia nel sindaco attraverso la prosecuzione di un rapporto che sia nei fatti improntato a un maggior coinvolgimento, trasparenza e chiarezza”.

Comunque, che estate ragazzi! Non fossero bastati i colpi di scena innescati dalla crisi di governo, a Terni hanno pensato bene di  metterci anche un po’ del loro, con la giunta comunale che è diventata, nel giro di 24 ore, davvero la giunta del “cambiamento”. Cambiamento di assessori, deciso in un notte insonne del sindaco (dopo una serata tranquilla davanti ad una birra, ma forse aveva esagerato con gli stuzzichini e le nocchie salate). Ma sai quelle giornate che ti svegli con la luna storta… All’improvviso l’assessore al personale Sonia Bertocco, Forza Italia, che fino al giorno prima prometteva innovazioni nel settore di sua competenza ha deciso – proprio quella stessa notte – che la mattina dopo, seppure fosse di sabato e si trovava in vacanza, si sarebbe dimessa per “questioni personali”.

Quando si dice la fatalità. Il sindaco – che già aveva vuota la casella del bilancio dopo il “cambiamento” d’aria imposto all’assessore Dominici – doveva proprio metterci le mani. Lui in verità fino alla sera prima manco ci pensava. Ma la birra, si sa, aiuta la concentrazione. Specialmente se la bevi con “il supercommissario” della Lega Barbara Saltamartini, che sembra considerarsi Commissario Unico del Comune.

Fuori uno di Forza Italia, Sonia Bertocco, dentro uno della Lega, il Miglio di Palazzo Spada, Cristiano Ceccotti. E Fratelli d’Italia? Beh, loro praticamente con l’assessore allo sport Elena Proietti nella condizione di meno uno c’erano già. E allora, per forza di cose, fuori quell’altro: Marco Cecconi che fino a poche ore prima diffondeva proclami contro quelli di prima, quelli di dopo (riferito alla sinistra) E quelli di domani (sempre riferito alla sinistra). Praticamente s’è trovata cambiata la serratura della porta dell’ufficio. Anche se alla fine per i “Fratelli” i conti tornano perché l posto di Cecconi è entrato Masselli. Cecconi è uno di quelli del pane al pane vino al vino; non può trattenere la lingua tra i denti specie se lo fanno un po’ innervosire. Stavolta gli saranno forse venute le convulsioni, ma è riuscito a stare zitto. Segno brutto, sotto la cenere qualcosa cova.

Poi ci sono quegli altri, quelli del gruppo misto. Quelli che l’hanno saputo per caso pur essendo – dicono loro – parte integrante e ferrea della maggioranza di (centro)destra. Destri di provata fede ma giubilati dal loro gruppo “originale” o usciti per scelta personale, una scelta di libertà: “Non si può star lì a domandare l’autorizzazione anche per fare pipì”.

Una novità nelle parole del sindaco c’è. E’ appunto questa faccenda del “torcicollo” che gli ha fatto dire che si andrà avanti ad amministrare la città con un confronto “sempre più aperto e positivo tra esecutivo e maggioranza consiliare”. E la minoranza? Va bene che è moscia moscia, ma qualche pio pio si dovrebbe sentire anche stando seduti davanti il caminetto di messer Michelangiolo. Pare che sia un fastidio sopportabile. E sopo il “firma non firma” di Masselli (subentrato a Cecconi), adesso finalmente tutto a posto. Il sindaco, col passare delle ore, si è reso conto che ora la giunta è più sveglia. E ha promesso: ci daranno dentro di brutto.  A tutta birra.