Stavolta no. Basterà, per esempio, costruire un palazzetto dello sport; poi costruire un nuovo stadio, così come si era ventilato in passato, o quanto meno fare un lifting profondo allo stadio attuale, cominciando magari col dotarlo di un terreno di gioco degno. Poco altro: rimettere in sesto il campo scuola per l’atletica leggera; togliere le infiltrazioni d’acqua e mettere in sicurezza “aggiornata” alcune palestre; riammodernare il complesso sportivo di viale Trieste, quello delle cupole. Per le maratone siamo a posto, basterà dare appena una levigata alle strade del centro. Ci sarà qualche altra cosetta che sfugge, così su due piedi, ma non sarà un problema.
Due anni di tempo sono più che sufficienti. E se alla fine non si riuscisse a fare tutto? Beh, in ogni caso nessuno potrà negare a Terni il titolo di “Capitale europea delle facce come il bronzo” e poi… un po’ di comprensione, via! Lo sport a Terni è all’anno zero, come dicono in giunta. E alla fin fine c’è sempre la scusa: le idee ce le abbiamo, sono i soldi che ci fregano.