Terni, in Comune ora c’è un’opposizione anche da destra

Comune Forza Italia ora Lega

 

Il consigliere Brizi lascia Forza Italia e aderisce al Gruppo Misto

Federico Brizi consigliere al Comune di Terni lascia il gruppo di Forza Italia per iscriversi al Gruppo Misto, confermando la propria appartenenza al centro-destra, ma assicurando che, da qui in avanti, agirà interpretando “la mia azione amministrativa – afferma – con una attività di pungolo e sollecitazione continua per il sindaco e la sua Giunta avendo come riferimento primario il superiore interesse dei cittadini e della nostra Città”. Una voce di opposizione e per di più che assicura la voglia di svolgere un ruolo propositivo, che viene dal centrodestra, e che rompe in qualche modo un appiattimento generale sulle decisioni della maggioranza. Se le premesse annunciate saranno mantenute ne guadagnerà il confronto politico e, in definitiva, l’azione di governo cittadino.
“Questa decisione rappresenta per me – ha spiegato Brizi in una nota diffusa attraverso l’ufficio stampa comunale – una scelta tanto dolorosa quanto non più rinviabile. Forza Italia infatti è il partito con il quale ho iniziato la mia militanza politica, ma negli ultimi anni a livello locale, Forza Italia ha subito una profonda metamorfosi, perdendo ogni riferimento ideale e trasformandosi in un organismo puramente funzionale alle aspettative di carriera di pochi”.  Un’affermazione, quest’ultima, che presta il fianco a chi avesse l’intenzione di svilire una scelta che sembra politica ad una semplice reazioni per aspirazione personali insoddisfatte. Ma, se c’è sicuramente l’amarezza di una scarsa considerazione, c’è anche e soprattutto un’amarezza di ordine politico. Il comportamento recente di Forza Italia, così per come lo valuta il consigliere Brizi, “non appartiene alla mia storia politica e personale. In questi lunghi e faticosi dieci anni da consigliere di opposizione ho inteso la mia attività esclusivamente al servizio della comunità – spiega – in particolare di quell’elettorato che avvertiva l’esigenza di un cambiamento rispetto alla necessità di una amministrazione comunale efficiente, aperta a tutta la comunità ternana e non solo agli appartenenti a una determinata fazione politica, al bisogno di trasparenza, di apertura al resto del Paese andando al di la della sudditanza politica e amministrativa con la Regione dell’Umbria”.