Terni e Ztl, lite nella destra: Saltamartini “spara”, Nevi le tira le orecchie

Ztl

Quarant’anni. E’ da quarant’anni che nel mese di dicembre a Terni s’apre lo stesso stucchevole dibattito: per favorire gli acquisti natalizi va riaperta la zona a traffico limitato, propone qualcuno. E qualche altro si oppone. Certo ad un esame semplicistico della faccenda, c’è chi non va oltre il “due e due quattro”, ossia: più gente può arrivare in centro con la propria automobile, più gente potrà frequentare i negozi dello stesso centro e comprare. Ogni anno s’è dimostrato che non è tanto il transito, quello che può favorire gli acquisti, quanto la sosta. Uno dove parcheggia se arriva – per parlare di situazione nota all’assessore al traffico che si ha svolto sopralluoghi – all’incrocio tra corso Tacito e la strada che collega via Carrara con piazza San Francesco? Transita in mezzo ai pedoni, poi deve portare l’auto fuori della zona a traffico limitato e si ritrova punto e da capo. Altro giro altra corsa, avanti indrè e che divertimento! Poi magari si vieta di accendere il camino per frenare “lo smog”.

Appare quindi come una proposta che non risolve, quella di apertura della Ztl, ma sembra che le idee a Terni siano sempre e solo quelle più semplicistiche, che comportano poca fatica per le meningi e che potrebbero invece portare qualche misero voto in saccoccia.

Quest’anno la questione si arricchisce, sul piano del “colore”. Il dibattito si accende e diventa aspro tra le forze della maggioranza che governa Terni.  Da una parte Lucia Dominici di Forza Italia con qualche “cespuglio” che annaspa appresso (per la questione della saccoccia di cui sopra), propone l’apertura della Ztl. Dominici sostiene che per aiutare i commercianti ternani “È necessario sperimentare una apertura della ZTL in fasce orarie definite per il periodo natalizio, controllata dalla Forze di Polizia Municipale, con particolare attenzione alle zone pedonali, così da dare un segnale, speriamo di aiuto, anche alle attività commerciali del centro”. Doriana Musacchi, ora gruppo misto in passato Forza Italia, fa eco: “Nei giorni di Natale quale occasione migliore dopo tante ristrettezze per i commercianti di respirare un po’ con l’apertura della ZTL. Conciliando le esigenze economiche con la viabilità. Le future vendite natalizie in questo periodo particolare son dirimenti per le scelte future dei commercianti tra il continuare l’attività o chiudere. Non togliamo loro questa speranza ma apriamo la Ztl”.Il Gruppo dei Fratelli d’Italia si impegna in un altro slalom: “La possibilità  di mettere in atto una sperimentazione di apertura della Ztl con orari ben circoscritti oggetto di controversa e variegata discussione da tempo immemore, potrebbe essere una di quelle opportunità da cogliere nell’immediato per andare incontro almeno per il periodo delle festività ad esigenze e aspettative delle attività commerciali del centro”. “Potrebbe”, “Sarebbe”… Però è d’accordo a riaprire con una aggiunta interessante al discorso, secondo cui ” Alla luce di questa sperimentazione  si potrà tirare una riga e magari rivedere e correggere”. E sarebbe “quasi” ora che si mettessero le mani sulla riorganizzazione del centro cittadino, partendo dal traffico, continuando con i costi che i commercianti debbono affrontare, rimasti uguali agli anni del “bengodi”.

“Siamo decisamente contrari all’apertura della Ztl del centro storico nel periodo natalizio, non è con un aumento del traffico veicolare, in aree dove è difficile la sosta, che si favorisce il commercio – sostiene il gruppo consiliare della Lega –  Aprire indiscriminatamente sotto le feste natalizie  è un esperimento che comprometterebbe anche il passeggio dei pedoni e che potrebbe, addirittura, disincentivare gli acquisti. Per aiutare i negozianti del centro, c’è bisogno di una visione strategica – sostengono i consiglieri leghisti – con attività ed iniziative ad hoc, rimodulando la Ztl, con programmazione e con politiche di media e lunga gittata. Serve una revisione dei permessi concessi, più controlli e rigore, ed eventualmente valutare la modifica delle ore di accesso, ridisegnare le aree pedonali in maniera chiara, per evitare fenomeni di sosta selvaggia e puntare ancora di più sul decoro urbano”.

Si può essere d’accordo o no, ma la posizione è chiara. Quel che semmai si capisce un po’ meno è quale bisogno ci sia che sull’argomento intervenga con la delicatezza di un rinoceronte, Barbara Saltamartini, ancora “marescialla” della Lega di Terni. la quale ha definito le proposte di apertura “inutili, insensate e propagandistiche”. “Nell’agire politico – ha aggiunto dalla Capitale” e rivolgendosi alla provincia –  la differenza la fa chi si assume l’onere di dire “no” a proposte inutili, seppur accattivanti nel titolo. Per questo insieme ai consiglieri comunali della Lega a Terni, in merito al dibattito sull’apertura della Ztl nel centro storico, abbiamo deciso di dichiarare la nostra contrarietà basandoci sulla specificità della zona coinvolta che si rappresenta molto differente da tante altre città italiane. Anteponendo il buonsenso alla propaganda. Questo vuol dire essere forza di governo capace di mettere in campo proposte sensate e che sono sicura saranno ampiamente condivise da cittadini e commercianti. Questa la nostra posizione”.

Insomma: imparate gente. Al che, tirato per i capelli, il deputato di Forza Italia Raffaele Nevi che pur essendo della provincia frequenta per obblighi istituzionali la Capitale, ha spiegato alla “marescialla”: “Nella mia esperienza in politica ho imparato che si possono avere idee differenti, e si può anche non essere d’accordo su tutto, sia all’interno dello stesso partito che tra alleati di coalizione, ma mai mi sognerei di offendere i miei compagni di viaggio solo perché la pensano diversamente da me come ha fatto la collega Saltamartini – dice Nevi -Bollare come inutili e propagandistiche le proposte di consiglieri comunali in carica di intere forze politiche è sinceramente una enorme caduta di stile che mai mi sarei aspettato da chi da anni siede in parlamento.

“La prudenza dovrebbe guidare chi ha esperienza e ruoli che impongono equilibrio e capacità di mediazione – continua Nevi – anche perché le proposte che sostengono molti consiglieri comunali sono scritte nero su bianco nel programma elettorale del Sindaco. Dopodiché tutto si può rivedere alla luce delle situazioni che cambiano ma senza mai passare alle offese, specie nei confronti di chi con grande attenzione e responsabilità porta avanti il faticoso compito di governare la Città e supportare il Sindaco con grande serietà e coerenza”.