Terni, due immigrati fuori dalla Caritas. Il vescovo: “Cominciate le epurazioni”

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Si parla di San Valentino all’incontro ormai tradizionale del vescovo di Terni con gli operatori dell’informazione, nel giorno dedicato a San Francesco di Sales che dei giornalisti è il patrono. Terni città di San Valentino e città dell’amore. E quindi, Terni città solidale ed accogliente (ma è ancora così?) e la domanda sorge spontaneamente: “Come vi state preparando in vista degli arrivi che ci saranno dopo la chiusura dei grossi centri per immigrati in tutta Italia?”. Monsignor Giuseppe Piemontese, alza il viso e con sguardo incredulo fissa l’interlocutrice: “Arrivi? Io in verità ho notizie di partenze!”. E tira fuori dalla tasca del saio una lettera che riguarda la casa di accoglienza di San Martino. La prefettura avverte che lì sono ospiti due immigrati che non possono restarci: vanno messi fuori. Si specifica pure che essi non possono stare in nessuna casa accreditata e quindi o per strada o, se la San Martino non vuole, bisognerà che trovi una soluzione diversa, ma naturalmente a sue spese. “Niente arrivi quindi – chiosa il vescovo – Sono cominciate le epurazioni”.
“San Valentino Santo dell’amore ma sarebbe opportuno che questo sentimento il nostro Patrono lo facesse nascere non solo nei cuori dei fidanzati, ma anche in quelli della gente, dei cittadini, degli amministratori, di chi governa”, aggiunge. E quindi non se le tiene, il vescovo, e parla del clima invelenito nei rapporti tra le persone, della mancanza di solidiarietà, di rispetto, di misericordia, di umanità.
Ed informa: “La Caritas nazionale prenderà una decisione in questi giorni, cercherà soluzioni e comunque – assicura – noi siamo una piccola diocesi, con scarse risorse, ma non ci tireremo indietro, faremo la nostra parte. Non buttiamo le persone in mezzo alla strada”.
Già le “persone”. Quelle due persone, però, avendo un timbro scaduto per legge sono diventate due clandestini. E la clandestinità è un reato: “Non sono un giurista – dice Monsignor Piemontese – ma una difficoltà a trovare una soluzione fuori delle case accreditate diventa più difficile per questo. Perché chi aiuta questi uomini, donne, bambini potrebbe trovarsi accusato di favoreggiamento”. Ecco cos’è diventata la “vecchia” città solidale, ovviamente, anche per effetto di una legislazione nazionale.
E per San Valentino? Il programma delle celebrazioni è pronto. Si comincia sabato 2 febbraio e si va avanti fino a marzo. C’è anche il trasferimento della teca con la reliquia del Santo in cattedrale, in programma: e la processione per tornare a “casa”.
Ma delle celebrazioni del santo Patrono di Terni ci sarà modo di riparlare.