Si chiama Santoloci una sala al Ministero dell’Ambiente

 Il sindaco di Terni Leonardo Latini e l’assessore all’ambiente Benedetta Salvati hanno partecipato a Roma, rappresentando il Comune, alla cerimonia di intitolazione della Sala Europa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare alla memoria del magistrato Maurizio Santoloci, “Una vita per l’ambiente”. La decisione di intitolare la sala del Ministero al magistrato ternano scomparso nel 2017, era stata comunicata dal ministro Sergio Costa nel dicembre scorso. Il Ministro Costa ha preso parte alla cerimonia.

Santoloci pretore in Sardegna

Di Maurizio Santoloci si cominciò a parlare all’inizio degli anni Ottanta, quando, giovanissimo pretore in un piccolo centro della provincia di Nuoro (Sorgono) inviò una circolare alle forze dell’ordine informando che per i bracconieri non bastava ricorrere alle ammende e che nei confronti di chi cacciava di frodo era possibile “promuovere azione penale per i reati di furto, danneggiamento e ricettazione ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato”. Una presa di posizione che fece discutere. E molto. E chiaramente non solo in Sardegna.

Romano, Santoloci fu uno degli allievi del pretore Gianfranco Amendola e vicino a quei pretori detti “d’assalto” che per mezzo di sentenze clamorose avviarono un’operazione diffusa di difesa dell’ambiente. Nel Ternano Santoloci arrivò lla metà degli anni Ottanta come pretore di Amelia. Da lì alla Pretura e poi al Tribunale a Terni. Magistrato con funzioni di giudice per le indagini preliminari, Maurizio Santoloci è stato un importante consulente giuridico del Ministero dell’Ambiente e membro dell’Osservatorio per i crimini ambientali dello stesso ministero. Ha tenuto corsi sulle indagini ambientali al Corpo Forestale dello Stato, ai Carabinieri e alla Guardia Costiera; ha pubblicato moltissimi testi e articoli in tema di ambiente e diritto. E’ stato per 12 anni Vice Presidente del WWF Italia.