Cimiteri, Spi e Federconsumatori contro il Comune: “Assurdi aumenti fino al 400%”

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Il cimitero di Terni

I calcoli non sono difficile da fare per Federconsumatori e Spi Cgil di Terni che stigmatizzano i “fortissimi incrementi” previsti dalla giunta comunale di Tereni per i servizi cimiteriali: “I diritti comunali dei servizi cimiteriali subiscono incrementi che vanno dal 25% a oltre il 400% rispetto alle tariffe attualmente in vigore”.
Tra l’altro, osservano in una nota il sindacato pensionati e l’associazione consumatori, “le tariffe attuali erano già il risultato di elevati aumenti, approvati nel 2018 insieme a quello delle concessioni per i loculi, che avevano già creato grossi problemi ai cittadini”.

“È evidente che tali aumenti, a detta della giunta necessari al risanamento del bilancio, non possono essere giustificati, in quanto vanno a colpire i cittadini e le imprese del settore – insistono Spi Cgil e Federconsumatori di Terni – Siamo di nuovo alle solite per cui l’amministrazione comunale scarica sulle famiglie più deboli e sulle piccole imprese l’alibi delle difficoltà di bilancio, non tenendo assolutamente in considerazione il fatto che siamo in presenza di una pandemia che ha colpito e continua a colpire le famiglie ternane sia da un punto di vista sanitario che sociale ed economico”.
Federconsumatori provinciale di Terni e Spi Cgil Terni ritengono che questa “scelta scellerata” debba essere rivista, tenendo conto delle difficoltà che la città attraversa e fanno appello “a tutte le forze sociali e politiche per far recedere la giunta da questa decisione”.