Senio, l’amarezza dell’Anpi per il comportamento del Comune di Terni

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Il “10 Aprile ricorreva il 74° Anniversario della Battaglia del Senio e la Liberazione di Alfonsine ad opera del Gruppo di Combattimento “Cremona”. Molti sanno, altri non ricordano, che nel Gruppo di Combattimento “Cremona” si arruolarono circa 1000  volontari umbri; giovani che si ribellarono al richiamo alle armi da parte della Repubblica Sociale, altri che già militavano nelle formazioni Partigiane molto presenti anche in Umbria. Da Terni il 2 Febbraio del 1945 partirono trecento Volontari. Nello scontro con i tedeschi il “Cremona” ebbe 13 morti, 78 feriti e 8 dispersi * ,di questi morti 8 erano ternani e vengono ricordati ogni anno il giorno della loro partenza. Presso il Comune di Alfonsine c’è una lapide che li ricorda e alla quale abbiamo reso onore come ogni anno da 74 anni a questa parte”.

Sono le parole con cui l’Anpi (Associazione nazionale partigiani) apre una propria nota resa pubblica ritenendo probabilmente che è – appunto – il caso di ricordare cosa significarono quella battaglia, la guerra di Liberazione, la partecipazione dei terani che furono protagonisti dell’avvenimento. Una nota che denuncia la scarsa considerazione in cui il Comune di Terni ha tenuto l’anniversario. Una nota che non vuol essere polemica, sembra, ma che è solo una manifestazione di profonda amarezza, quasi un’offesa, se si tiene conto che otto giovani di Terni sacrificarono la vita.

“Tra i molti cittadini e le molte istituzioni che hanno partecipato alle celebrazioni di questo evento, che viene vissuto dall’intera città di Alfonsine con una grande presenza di giovani di tutte le scuole, erano presenti per l’Umbria delegazioni di cittadini e i comuni di Spello, Umbertide e Città di Castello con i loro Gonfaloni:  mancava, per la seconda volta, la presenza dell’Amministrazione Comunale e del Gonfalone della Città di Terni – continua l’Anpi – Il sindaco ha ritenuto importante la presenza del Gonfalone alla Festa della Polizia di Stato: il nostro scopo non è certo quello di aprire una polemica in contrapposizione alla Polizia di Stato alla quale vanno non solo gli auguri per la loro festa ma anche il ringraziamento per il lavoro che quotidianamente svolgono a difesa della nostra sicurezza, ci chiediamo semplicemente quale valore hanno per questa amministrazione le morti di quegli 8 ternani e il sacrificio di molti altri che hanno combattuto per ridare la libertà e l’onore alla nostra Patria dopo lo sfascio causato dal Fascismo e dalla Monarchia. Forse era il caso di trovare il modo per rappresentare l’Amministrazione in entrambe le cerimonie”.

Il Comune ha comunque diffuso un comunicato celebrativo. “Quel comunicato, apparso il pomeriggio del 10 aprile  alle 16,45 sul sito del Comune da parte dell’Ufficio Stampa del Sindaco – conclude l’Anpi – è, a parer nostro, una pezza peggio del buco perché si fa il comunicato probabilmente dopo aver visto sui social le foto e quindi la presenza di altre istituzioni umbre alle celebrazioni di Alfonsine”.

Il prossimo 25 Aprile, durante le celebrazioni, che come sembra si terranno con le stesse modalità di ogni anno, sarebbe gradita da parte del sindaco una posizione chiara sul valore complessivo della guerra di Liberazione dal nazifascismo combattuta e per fortuna vinta dagli Alleati e dagli antifascisti Italiani.

* Da “La Battaglia del Senio e la Liberazione di Alfonsine” nel libro  “ I volontari Partigiani nel Rinnovato Esercito Italiano”.(Viella 2018)