Ripresa economica e Pnrr: sindacato chiamato ad un forte impegno

ripresa economica fiom cgil rampiconi

Un’occasione che va governata. I programmi d’azione della Fiom-Cgil di Terni

Alessandro Rampiconi

Ci sono segnali molto positivi di ripresa economica. il che significa che c’è un’occasione da utilizzare: “Questa ripresa, che tutti auspichiamo robusta e duratura, andrà strutturata. Ad esempio – osserva Claudio Cipolla, segretario generale della Cgil di Terni bisogna considerare che da qui a fine anno si farà sentire l’effetto dello sblocco dei licenziamenti e i segnali che vediamo dal nostro osservatorio, nei posti di lavoro e nella società, non sono sempre incoraggianti”.

L’esigenza per il sindacato è “contrattare” nei prossimi mesi l’utilizzo delle ingenti risorse economiche che il Pnrr metterà a disposizione. “Dobbiamo avere ben chiaro che quelle risorse non arrivano da Marte, ma le mettiamo tutti e tutte noi, sono risorse pubbliche che faranno debito per ogni cittadino – aggiunge il segretario generale della Cgil Umbria, Vincenzo Sgalla – E allora in quale direzione dovranno andare quei 225 miliardi? Noi pensiamo, come ha detto Maurizio Landini, che debbano andare a creare lavoro, di qualità, con diritti e salario, rompendo lo schema della precarizzazione e prendendo la strada della sostenibilità, che non è solo ambientale, ma anche sociale”.

Questa è la strada, secondo la Cgil E a Terni pare quella imboccata proprio in concomitanza con un’altra occasione che si presenta: il passaggio di proprietà delle acciaierie che dalla ThyssenKrupp saranno ceduto ad Arvedi. Tra i sindacati di categoria è la Fiom, il sindacato metalmeccanici della Cgil, che insieme agli omologhi delle altre organizzazioni sindacali, è chiamato – ancora una volta – a fare da “pattuglia in avascoperta”.

Questioni che comportano un impegno forte e rinnovato. “Mettersi in discussione, affrontare limiti e problemi, per rafforzare l’organizzazione e di conseguenza le lavoratrici e lavoratori che vogliamo rappresentare”, dice Alessandro Rampiconi, segretario generale della Fiom di Terni Un concetto che rappresenta il senso dell’assemblea organizzativa del sindacato delle tute blu Cgil che si è svolta, giovedì 30 ottobre, presso l’hotel Michelangelo. E’ stato uno dei primi appuntamenti “completamente in presenza” che il sindacato dei metalmeccanici ternani ha potuto tornare a svolgere dopo la fase più critica della pandemia.

Con i suoi 1650 iscritti su circa 7000 lavoratori metalmeccanici attivi nella provincia di Terni, la Fiom è una realtà solida e importante, che ha però subito, come tutto il sindacato, gli effetti pesanti dell’emergenza Covid. “È mancata in questi mesi la linfa vitale che è rappresentata dal rapporto diretto con i lavoratori – ha osservato nella sua relazione il segretario Rampiconi – Devo dire però che il lavoro svolto dai delegati durante la pandemia è stato straordinario: non solo le lotte per rendere i posti di lavoro sicuri e agibili, ma soprattutto il collegamento, appunto, con i lavoratori che andavano a lavorare con una paura in più, quella di contagiarsi. Dove abbiamo costruito i comitati Covid previsti dal protocollo nazionale abbiamo portato a casa importanti accordi e impegni che non erano affatto scontati”. 

Tanti i temi affrontati nella discussione assembleare, sul tracciato delle 11 schede predisposte dalla Cgil nazionale nel percorso della Conferenza d’organizzazione che attraverserà tutte le categorie e poi la confederazione: dal tesseramento, alla struttura organizzativa, dal rafforzamento di tutele e diritti al tema dell’alfabetizzazione digitale, e ancora democrazia e partecipazione, contrattazione inclusiva, centralità delle Camere del Lavoro e sindacato di strada. Su quest’ultimo punto in particolare si è soffermato Rampiconi sottolineando l’importanza di “avere tenuto le Camere del Lavoro sempre aperte durante la pandemia, per dare risposte ai bisogni di quei lavoratori che non si sono mai fermati”. E l’idea di Camere del Lavoro sempre aperte – con un “ecosistema” di servizi a 360 gradi, da affiancare all’azione dentro i luoghi di lavoro, anche con la reintroduzione (a partire da Ast) del “delegato sociale”, in grado di accompagnare il lavoro nei suoi bisogni anche esterni all’ambito lavorativo – è il percorso che la Fiom di Terni intende seguire.

Poi, c’è il grande tema degli appalti: “Dobbiamo chiudere il supermercato dei contratti che si è allargato sempre di più in dove spesso le aziende in appalto cambiano i Ccnl come fossero figurine a seconda della convenienza – ha rimarcato Rampiconi – Penso che questa sia una discussione che dovremo affrontare a tutti i livelli della nostra organizzazione”. Infine, un impegno sulla rappresentanza femminile: “Abbiamo solo il 4% di donne iscritte, ma nella categoria il genere femminile rappresenta il 10% – ha concluso il segretario Fiom – e questo è sicuramente un nodo su cui lavorare con grande determinazione”. “