Costo della vita: a Terni riparte l’inflazione che sfiora il due per cento

Mangiare verdura in quantità sembra faccia bene alla salute e quindi non vale la pena stare tanto a guardare al centesimo in più o in meno: però la verdura, o meglio, i prodotti vegetali in genere, a Terni nel mese di ottobre sono aumentati rispetto al mese di settembre quasi del quattro per cento (3,9 per l’esattezza). Ma c’è comunque da star contenti perché rispetto all’ottobre dello scorso anno i prezzi sono scesi del 3,1%.
inflazioneLe voci più pesanti di spesa per le famiglie ternane restano quelle relative al prezzo dei combustibili: l’elettricità, per esempio, è costata il 6,1 per cento in più rispetto a settembre e l’8,6 se si fa il paragone coll’ottobre 2017; il gas è balzato in avanti del 5,3% in un mese e dell’11,1 in un anno; più contenuto l’aumento del gasolio da riscaldamento tra settembre e ottobre; lo 0,7 per cento. Ma su base annua  si raggiunge un quasi vertiginoso 14,4 per cento in più.
Sono dati rilevati e resi pubblici dal servizio statistico del Comune, il quale ha rilevato che l’inflazione a Terni, dopo la flessione di settembre, torna a +1,9%. I prezzi rilevati nel mese mostrano una ripresa della variazione congiunturale che segna un +0,4% rispetto a settembre. La più alta da gennaio. Dopo un’estate caratterizzata da un carrello della spesa più economico per le famiglie, tornano ad aumentare i prezzi dei vari generi alimentari quali pasta e prodotti di panetteria e a base di cereali, riso, latticini, ma anche delle bevande sia analcoliche che alcoliche, mentre si abbassano i prezzi di frutta e verdura. Su base annua molti capitoli fanno registrare aumenti bel al di sopra dell’indice generale. In particolare Altri beni e servizi +5,8%; Trasporti +3,8% Abitazione, acqua, elettricità e combustibili +3,6%.