Recupero scorie Ast: l’ambizione di creare a Terni un polo di eccellenza

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Tra i rifiuti derivanti dal processo siderurgico la scoria è senza dubbio il più voluminoso. Ci si aggira intorno al trenta per cento rispetto all’acciaio prodotto e se l’Ast, viaggia almeno attorno al milione di tonnellate annue, significa che si parla di una qualcosa come trecentomila tonnellate di rifiuti da smaltire ogni anno. Quella montagna grigia, nata in posizione defilata rispetto alla fabbrica, ma che è facile vedere, è costituita proprio da rifiuti industriali, una discarica coi documenti in regola, ovviamente, ma eliminarla significherà metter fine alla perdita di un valore riutilizzabile con un piano di recupero.
Diventa perciò importante che si sia definitivamente conclusa la fase di avvio del processo di recupero delle scorie dell’Ast: è stato siglato l’accordo tra Ast e la Tapojärvi Oy, società finlandese che guiderà il progetto di recupero delle scorie di acciaieria lanciato da Acciai Speciali Terni. L’azienda finlandese è specializzata in servizi minerari, processi industriali e movimentazione di materiali. Tra i suoi principali obiettivi, l’impegno nello sviluppo dell’economia circolare e la ricerca di nuovi metodi per il riutilizzo dei materiali provenienti dalle lavorazioni in acciaieria.
Ma siamo agli inizi: è come avere in mente di correre il Giro d’Italia e aver al momento comprato una bicicletta. Prima di vestire la maglia rosa ce n’è di strada da percorrere.
Nel caso specifico, la “maglia rosa” è l’ambizione di far diventare Terni un polo d’eccellenza nello smaltimento delle scorie e un sito manifatturiero che si propone di raggiungere, nel giro dei prossimi anni, un obiettivo ancor più ambizioso: rifiuti zero.
Le scorie, una volta trattate, assumeranno le caratteristiche meccaniche e prestazionali di materiali quali la ghiaia e la sabbia, recheranno la marcatura CE e potranno essere usate in alternativa ai materiali naturali per la costruzione di sottofondi stradali, oppure inglobati in una matrice bituminosa o cementizia per produrre calcestruzzi o asfalti. Il progetto permetterà di aumentare il recupero dei residui generati dal processo siderurgico, primo fra tutti la scoria, pari a circa il 30 % dell’acciaio prodotto.
Il progetto che Tapojärvi Oy svilupperà all’interno di Acciai Speciali Terni sarà presentato ufficialmente all’inizio del prossimo anno, “con l’illustrazione di un percorso- si sostiene – che porterà la città umbra all’avanguardia in Europa nella gestione delle scorie provenienti dalla lavorazione dell’acciaio inossidabile”.