Il reatino Leoni campione del mondo di ciclismo

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 Il 24 agosto del 1937

il reatino Adolfo Leoni si laureò campione del mondo di ciclismo su strada nella categoria dilettanti. Portò la maglia iridata nella sua Rieti (anche se era nativo di Gualdo Tadino) grazie ad una volata di grande potenza che gli permise dibattere, sul traguardo di Copenaghen, i 17 compagni di fuga.

Il circuito mondiale di Copenaghen misurava dieci chilometri esatti. La distanza da percorrere per i 56 atleti in gara (in rappresentanza di sedici nazioni) era di duecento chilometri, venti giri.

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La volata vittoriosa di Adolfo Leoni al campionato del mondo 1937

Furono venti giri battagliati, con continue fughe. L’episodio determinante al quindicesimo giro quando proprio Leoni, uno degli azzurri di punta, attaccò per staccare il gruppo e riportarsi su alcuni fuggitivi. Alla sua ruota di posero altri atleti, tra cui il danese Sorensen che voleva vincere il campionato in casa sua.

Sul rettilineo finale si presentarono in 18, tra i quali un altro azzurro, Cottur. Quest’ultimo s’era giocato le sue carte tentando un colpo a di mano all’inizio dell’ultimo giro, ma fu ripreso. A quel punto toccava a Leoni. Fu lo stesso Cottur ad impostare la volata per far da battistrada al compagno di squadra.

Leoni ai 150 metri dal traguardo era già in testa. Troppo presto. C’era il pericolo di una rimonta. Che puntualmente arrivò: proprio Sorensen ai quaranta metri sembrava dovesse superare l’italiano, il quale però dette fondo a tutte le due forze riuscendo a resistere e a tagliare il traguardo vittorioso con mezza bicicletta di vantaggio.

L’ordine di arrivo

  1. Adolfo Leoni (Italia) che percorre i 200 km. in 5 ore, 48’20”
  2. Soerensen (Danimarca)
  3. Scheller (Germania)

 

 

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Adolfo Leoni

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