Provincia di Terni: diminuisce il disavanzo. Bilancio approvato

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Giampiero Lattanzi

Il disavanzo dell’amministrazione provinciale di Terni nel 2018 si è ridotto, scendendo a poco più di 4 milioni e 200mila euro che saranno coperti con alcune manovre finanziarie e contabili tra cui una serie di alienazioni di beni di proprietà, l’incameramento di maggiori trasferimenti dallo stato e la ridefinizione di residui, attivi e passivi, e spese con la Regione Umbria.

Sono i dati del rendiconto di bilancio approvato venerdì 12 luglio in consiglio coi voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dell’opposizione. “Un altro importante passo avanti verso il risanamento e la conseguente possibilità di incamerare i noti 25 milioni di crediti vantati nei confronti del ministero – ha detto il presidente Giampiero Lattanzi – il rendiconto dimostra il buon lavoro fatto e la positiva strada intrapresa verso il rilancio dell’ente”.

Daniele Longaroni, intervenendo per la maggioranza (di centrosinistra) ha sottolineato il positivo lavoro svolto in particolare sulla riduzione del debito. “Molto apprezzabile inoltre – ha specificato – l’impegno quali-quantitativo dell’ente a sostegno dei territori e la buona tenuta dei conti e delle spese, sempre in ordine per quanto riguarda dirigenti e personale”. Orlando Masselli per l’opposizione ha posto l’accento sulla necessità di riqualificare e dare una svolta positiva al patrimonio immobiliare, “anche – ha osservato – coinvolgendo le tante componenti sociali, culturali e associative del territorio”. Federico Novelli, consigliere di maggioranza, ha infine rimarcato l’importanza di una collaborazione politica sui grandi temi che sono di interesse collettivo.
L’assemblea di Palazzo Bazzani ha approvato, con voto unanime, anche il nuovo regolamento del Consiglio provinciale, che tortnerà ad essere articolato anche in commissioni consiliari. “E’ il completamento – ha dichiarato il presidente Lattanzi – del percorso di riorganizzazione anche dei lavori del Consiglio che in questo modo riassume una capacità operativa e una sua dignità istituzionale”.

Il consiglio provinciale di Terni