Processo per traffico di pulper di cartiere: la Provincia di Terni sarà parte civile

pulper

La Provincia di Terni, in esecuzione  di una delibera del presidente Giampiero Lattanzi, si costituirà parte civile in un  processo a seguito di rinvio a giudizio da parte del Gip del tribunale di Firenze per le imputazioni relative ad un presunto traffico abusivo organizzato di rifiuti fra Toscana e Umbria. Secondo il Gip, il territorio che fa capo alla Provincia di Terni, individuata come parte offesa, sarebbe stato interessato da questo movimento di rifiuti di pulper di cartiera destinati in modo abusivo ai termovalorizzatori. I fatti risalirebbero, sempre secondo il Gip, al biennio 2013-2014 e successivi anni.  

La nota della Provincia non dice di più. Il processo di cui si parla è verosimilmente quello che dovrebbe tenersi alla metà di marzo e giunge, per quando concerne il versante umbro, dopo la fine di un’indagine del Noe dei Carabinieri di Terni. L’indagine aveva preso le mosse nel 2016 a seguito di una ispezione ambientale presso i due termovalorizzatori ternani: Biomasse e Acea, utilizzatori per l’appunto di pulper di cartiere operanti nella provincia di Lucca. L’indagine del Noe di Terni andò a confluire su una più vasta operazione investigativa che era già stata avviata in materia dalla direzione distrettuale antimafia della procura fiorentina, che stava svolgendo accertamenti proprio sul traffico di rifiuti di pulper da cartiera proveniente dalla Lucchesia e destinata ad impianti industriali (non solo termovalorizzatori) in numerose parti d’Italia.

A conclusione dell’inchiesta della Procura fiorentina furono contestate accuse riguardanti la gestione dei rifiuti a carico di una quarantina di persone, con l’aggravante di favoreggiamento di organizzazione mafiosa.

Si accertò comunque che l’attività degli inceneritore di Terni rientrava nella vicenda in maniera del tutto marginale, e che la contestazione di attività illecite o irregolari era a carico di una delle società di trasporto del pulper del centinaio di cartiere operanti nella Lucchesia. Acea, per di più, aveva interrotto i rapporti già dal 2014.

Il processo è al momento incentrato sull’accertamento di presunte eventuali responsabilità da parte delle cartiere e ha avuto già una sentenza – nel novembre scorso – per la tranche che riguardava la posizione degli amministratori delle società i quali sono stati tutti assolti con formula piena. A metà marzo, secondo il calendario del Tribunale, prenderanno il via le udienze per la tranche che riguarda la posizione dei dirigenti tecnici..